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L'appello di Afeva ai ministri per i risarcimenti Eternit e la Lega affonda: «Chi ha visto Balduzzi?»

L’Afeva chiede i risarcimenti! Con lettere inviate al Ministro di Giustizia Paola Severino e al Ministro del Lavoro Elsa Fornero volge accorati appelli affinchè si interessino nella tutela delle parti civili. La sentenza del 13 febbraio 2012, emessa dal Tribunale di Torino, ha segnato ha riconosciuto a molte delle oltre 6300 parti civili costituite una provvisionale immediatamente esecutiva in solido tra gli imputati ed i loro rispettivi responsabili civili riferita al danno già dimostrato nel processo penale. Le vittime e gli eredi aventi diritto al risarcimento nei confronti degli imputati Louis de Cartier de Marchienne e Stephan Schmidheiny sono oltre 2800 di cui circa 800 con provvisionali immediatamente esecutive, per la maggior parte dei casi solidalmente con alcune loro società riconosciute responsabili civili per una somma complessiva di oltre 24 milioni di euro. Ad esse vanno aggiunte l’INAIL nazionale per una somma di 15 milioni di euro, l’Associazione Familiari Vittime Amianto per 100.000 e Medicina Democratica per 70.000. E nonché per enti locali come il Comune di Casale Monferrato per 25 milioni di euro, la Regione Piemonte per 20 milioni di euro, l’ASL di Alessandria per 5 milioni di euro. La riscossione forzosa di tali somme è resa più difficoltosa e onerosa dalla cittadinanza straniera degli imputati (uno dei quali extracomunitaria) e della sede legale delle società condebitrici. «A oltre sei mesi dalla sentenza - dicono all’Afeva - non solo non è stato corrisposto alcun pagamento di provvisionale, ma è emersa, tramite i difensori degli imputati, la volontà di confermare tale condotta, in violazione degli obblighi della sentenza. Urge pertanto in base a quanto sopra esposto, procedere ad azioni esecutive internazionali (anche di carattere cautelare) a carico dei due imputati e delle società rispettivamente riconosciute loro responsabili civili. Tale procedura, soprattutto per le azioni da radicarsi in Belgio, implica costi molto elevati sia per la traduzione giurata della sentenza (in tedesco e in fiammingo) che per le spese a carico di ogni parte civile, che ammonterebbero a circa 2500 euro ciascuna con un totale che ammonterebbe ad alcuni milioni di euro oltre alle relative parcelle. I nostri patrocinati non sono in grado di affrontare queste enormi spese. E’ pur vero che esiste un Regolamento Comunitario che prevede una procedura per richiedere allo Stato il patrocinio gratuito: tale iter, a quanto risulta, è applicabile tuttavia solo a determinate condizioni reddituali. Esse non possono tenere conto dell’elevata onerosità di tale specifica azione, sproporzionata rispetto alle somme da recuperare, nonché della rilevanza a livello sociale dell’effettiva riscossione delle somme dovute, la quale sancirebbe la piena affermazione di un atto di giustizia che non trova precedenti a livello internazionale. L’Afeva, presieduta da Romana Blasotti Pavesi - chiede aiuto allo Stato per il superamento di questi ostacoli procedurali ed economici. Tale richiesta ha ricevuto recentemente il sostegno trasversale di oltre100 deputati che hanno sottoscritto una mozione che fiancheggia le richieste. In ultima analisi, la richiesta di un tavolo di confronto. E la Lega affonda su Balduzzi Ci sembrano troppe le dichiarazioni che il ministro Balduzzi ha fatto a mezzo Stampa, TV, Rete e in tutte le occasioni pubbliche per non essere vere, riguardo i finanziamenti contro la lotta all'amianto. D'altra parte già due scadenze, date per certe, sono passate senza che nessuna comunicazione ufficiale sia pervenuta all'amministrazione di Casale. Signor ministro, solo chiacchere pre elettorali? Non crediamo opportuno continuare con questo atteggiamento nei confronti di Casale e del suo territorio. Ci creda non ne abbiamo bisogno. Soprattutto non vorremmo rimpiangere la scelta fatta dalla Amministrazione su invito dei cittadini. Sono tutti invitati al gazebo della Lega Nord, sezione di Casale, dalle 15.00 alle 18.00 per portare le proprie testimonianze.

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Stefania Lingua

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