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Numerosi cittadini extracomunitari
I "furbetti del reddito di cittadinanza"
Autori delle truffe denunciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria
«Il modus operandi è sempre lo stesso, attestare falsamente la propria residenza in Italia da almeno 10 anni e l’assenza di pendenze penali, presentandosi presso un ufficio postale della provincia di Alessandria non coincidente con il domicilio, così da ottenere il reddito di cittadinanza nel periodo che intercorre dalla presentazione della domanda agli accertamenti INPS sulla legittimità e sull’effettiva presenza dei requisiti. Tuttavia non è il solo escamotage utilizzato dai “furbetti del reddito di cittadinanza”, che sono riusciti a ottenere il sussidio anche dichiarando falsamente la non sottoposizione a misure cautelari o di limitazione della libertà personale imposte dall’Autorità Giudiziaria».
Così, numerosi cittadini extracomunitari, «prevalentemente rumeni e marocchini, spesso senza fissa dimora e con pregiudizi di polizia, alcuni dei quali ricercati, avevano ottenuto il sussidio, che consiste in un reddito erogato dallo Stato nei confronti dei nuclei familiari in possesso di particolari requisiti economici, finalizzato al sostentamento economico immediato e al tempo stesso volto a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti che ne beneficiano, ma, come ha prontamente compreso il mondo della criminalità, anche una facile fonte di reddito per sostentarsi insinuandosi nelle maglie della burocrazia».
Per questo, gli autori delle truffe sono stati denunciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria, attraverso l’impiego dei propri Comandi sul territorio. In tutto, sul territorio provinciale, sono oltre trenta le persone denunciate come indebiti percettori del reddito, alle quali potrebbero aggiungersene altre già finite nella lente di ingrandimento dei Carabinieri.
Già nelle scorse settimane e mesi, l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato aveva permesso, attraverso un attento esame dei requisiti dei soggetti destinatari del reddito di cittadinanza, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Alessandria, di portare l’attenzione su numerosi stranieri indebiti percettori, denunciati e contestualmente segnalati all’INPS per la sospensione dell’erogazione.
Gli stranieri, sei in tutto, di origini rumene, erano tutti ricercati per vari reati e pertanto, secondo la legge vigente, non idonei a percepire il sussidio. Si trattava di tre donne di 35, 42 e 44 anni, e di tre uomini di 37, 47 e 48 anni, che hanno percepito indebitamente oltre 44mila euro, attestando falsamente la propria residenza e l’assenza di pendenze penali.
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