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Nasce l'era Tassullo. Per il futuro si pensa a nuove assunzioni. Servizio filmato in mediacenter

Nel colore che lo staff aziendale chiama “giallo Tassullo”, risiede l’immagine del rinnovamento e della rinascita dello stabilimento cementifero di Ozzano, ormai ex Cementi Rossi, diventato simbolo di un radicale cambiamento che in un periodo di crisi come questo è veramente occasione più unica che rara. Il giallo aziendale domina uno stabilimento tirato a lucido per l’inaugurazione ufficiale “dell’era Tassullo”. Dopo le trattative svolte in primavera con il colosso piacentino Cementi Rossi, le parole sono diventate realtà: tutti i dipendenti ozzanesi torneranno al lavoro entro la fine del 2010 (tranne uno che è andato in pensione), 8 dipendenti tra commerciali e operai sono stati reintegrati e l’idea dell’azienda resta la stessa di alcuni mesi fa: raggiungere nei prossimi anni le 30 unità. All’inaugurazione, avvenuta sabato davanti a 200 persone tra cui le famiglie degli operai, il nastro è stato tagliato dal presidente di Tassullo Friedrich Pattis con l’amministratore delegato Stefano Odorizzi, il sindaco di Ozzano Davide Fabbri e il vicesindaco Alberto Gaio. Il numero uno della Tassullo ha aperto la nuova avventura monferrina ringraziando proprio il Monferrato: «È un giorno importante per Tassullo perché con il taglio del nastro abbiamo dato il via alla nostra attività ad Ozzano Monferrato. Questa è una tappa importante per Tassullo, arriviamo in un territorio che ci ha accolti con molta simpatia e con estrema disponibilità, questo modo di agire è stata la molla che ci ha spinti ad investire e ad impegnarci». Servizio filmnato in mediacenter

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Lorena Balbo

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