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“Ad alta voce – Storia di un ragazzo diventato tenore”

Il tenore Iviglia a Trino per presentare il suo libro

Venerdì 11 giugno si esibirà a Casale nel Chiostro di Santa Chiara

Il tenore monferrino ha incontrato lettori e fans nella cittadina trinese

Terzo incontro con l’autore alla Cartolibreria Italia di Trino, dove sabato è stato ospite il tenore Enrico Iviglia per il firmacopie con i lettori. Insieme alla padrona di casa Debora Valentino e a Raffaele Borghesio, per tutto il giorno il cantante ha proposto ai clienti la sua biografia dal titolo “Ad alta voce” – Storia di un ragazzo diventato tenore”, edito da “Letteratura Alternativa”. Nel libro il giovane cantante lirico di Castell’Alfero racconta i suoi primi quarant’anni. Non un’autocelebrazione, ma un messaggio per i tanti giovani che oggi ambiscono ad una carriera artistica e non sanno da che parte incominciare.

Nel testo sono racchiusi ricordi d’infanzia, aneddoti teatrali, successi e insuccessi. Dalle prime esperienze in coro, al debutto al Teatro alla Scala, dal bullismo degli anni 80, alle difficoltà per mantenere un livello professionale sempre alto e costante, passando per tutti gli incontri interessanti e arricchenti con persone di diverse culture ed etnie. Un diario di esperienze, viaggi e avventure attraverso i tour nei maggiori teatri di tutto il mondo, con tante fotografie, per fare vedere con che cura vengono allestiti gli spettacoli lirici.

«Il titolo del libro vuole urlare la rivalsa, la compensazione, la rivincita personale, il successo. Quasi un grido di liberazione che comunica e interpreta quella voglia di vivere che da sempre mi ha contraddistinto», ci spiega Iviglia. Un libro che è il racconto di una strada in salita, costellata di incontri significativi, di perdite e abbandoni, di soddisfazioni e successi. Perchè ciò che conta per il tenore Iviglia è “crederci sempre, arrendersi mai”. Un motto che in questo periodo di emergenza sanitaria assume ancora più valore. «Credo proprio di sì – aggiunge il cantante – in questo periodo di lockdown, in attesa che si possa finalmente ritornare a teatro, mi sono ritrovato a pubblicizzare questo mio libro, un modo semplice per poter promuovere l’arte, la cultura e la bellezza italiana, in un periodo non facile come quello che stiamo attraversando».

Ti piace il firmacopie? «Mi piace molto, perché ho la possibilità di conoscere tante persone, con cui si instaura quasi sempre un buon rapporto e che poi vengono a vedermi anche a teatro. Io faccio solo da tramite, mi sento portavoce di bellezza. In questo momento essere in libreria e un palliativo importante per un artista come me, fermo dalle scene. Anche in pandemia le librerie sono rimaste aperte e io ne ho approfittato per farmi conoscere».

Hai altri progetti letterari in vista? «Sto scrivendo un altro libro che parla di donne, per conquistare un’altra fetta di pubblico. Parlo di donne, in particolare nel mondo della musica, che hanno acquisito ruoli che fino agli anni ‘90 erano solo maschili». Iviglia tornerà ad esibirsi dal vivo il prossimo 11 giugno, nel Chiostro di Santa Chiara (info: 0142-444273), per quella che sarà una ripartenza in piena regola. «Non vedo l’ora, faccio un mestiere unico, dove tutti i giorni ti fanno un applauso e la cosa che mi è mancata di più in questo anno e mezzo è proprio il contatto diretto con il pubblico. Per questo il titolo del concerto è “Canta con me”, perché non voglio che lo spettatore sia passivo, ma anzi, partecipi attivamente allo spettacolo: insomma, voglio coccolare il pubblico che torna a teatro, seppur in una location all’aperto».


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