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  • 23 dicembre 2022
  • Casale Monferrato

All'Istituto Balbo

Il saggio "Auguri di Natale" e la lectio del vescovo Gianni Sacchi

Consegna delle borse di studio

Saggio "Auguri di Natale" con assegnazione le Borse di Studio, Lectio Magistralis sull’iconografia a cura del vescovo Gianni Sacchi e solidarietà. Così, hanno concluso le lezioni gli studenti dell’IIS Balbo e plesso Lanza in questi giorni, prima della pausa natalizia che li vedrà rientrare a gennaio e, come auspicato, senza riduzioni di orario (la settimana corta slitta di un anno scolastico). 

A cura di un gruppo di liceali delle classi prima e seconda del Linguistico, giovedì 22 dicembre, sono stati proposti alcuni brani della tradizione natalizia europea nelle diverse lingue rientranti tra quelle curricolari, con l’accompagnamento musicale degli allievi del Liceo Scientifico. Tra i brani intonati ci sono stati: O Tannenbaum, Il est ne, le divin enfant, El burrito sabanero, We wish you a marry Xmas, Aggiungi un posto a tavola dalla celebre commedia musicale (eseguito col balletto) e Viva la vida (Colplay), il tutto, sotto la regia dell’insegnante di religione (anche maestra di canto) Anna Maria Figazzolo e sulla coreografia della collega Ilaria Triglia.

Molto atteso è seguito l’intervento del Vescovo Sacchi, il quale, prima di introdurre l’argomento di cui è stato appassionato studioso avendo, anche, frequentato l’Accademia delle Icone di Mosca, ha potuto apprezzare le opere dei liceali della Comunicazione e del Linguistico realizzate sul modello delle icone della tradizione Ortodossa, ricorrendo alla tecnica del découpage e della pittura su legno.

Rapiti dallo speach dell’alto prelato, poi, i giovani hanno potuto farsi trasportare in un viaggio tra storia, religione e tecnica a cavallo dei secoli tra Oriente e Occidente. In particolare, monsignor Sacchi ha posto a confronto l’icona della Nascita della tradizione orientale con quella occidentale, valorizzandone le diverse identità e i tratti comuni. “Fino al 1200, con la pittura giottesca, la valenza simbolica delle icone era legata alla teologia evidenziando in modo chiaro il dogma – ha precisato. - Dopo Giotto, invece, le due culture hanno assunto caratteristiche diverse: in Occidente si è iniziato a rappresentare, tra gli altri, il Christus patiens al posto del Christus triumphans ed è stato introdotto il presepe umano alla maniera di San Francesco d’Assisi, lasciando la natività nel mistero della nascita, quindi, una pittura libera e aperta a pensieri ed emozioni, mentre in Oriente l’iconografia è rimasta legata alla necessità di rappresentare quegli elementi propri dalla nascita”.

“Entrando nel dettaglio, il Vescovo ha poi analizzato la famosa icona della Natività della scuola di Rublev, soffermandosi in particolare sul modo di raffigurare Gesù bambino nella mangiatoia. Una mangiatoia che pare una tomba e nella quale viene adagiato il bambino avvolto in fasce come in una sepoltura. Un chiaro accenno alla missione di Cristo che è nato per salvarci sulla Croce… - riporta la prof Figazzolo.

La giornata si è conclusa con la tradizionale consegna delle Borse di Studio Fancelli e Novelli, oltre a quelle d’Istituto (servizio sul numero di venerdì prossimo). Tra i presenti, il sindaco Federico Riboldi e l’assessore Luca Novelli. Prima dei saluti, infine, la consegna nelle mani del Vescovo dei fondi raccolti (710 euro) dagli studenti per le famiglie ucraine assistite dalla Caritas. Ma questa, non è l’unica azione solidale che ha contraddistinto l’impegno dei giovani liceali. Ulteriori 1000 euro sono stati raccolti per sostenere la scuola professionale in Togo promossa dall’Associazione Solagnon e altre somme sono andate per l’Anffas e per le Adozioni a Distanza. Chiara Cane


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