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A Santa Maria del Tempio

Un museo agricolo e "Bucolicò" per valorizzare le radici contadine

Due progetti: uno pubblico e uno privato

Nel corso di uno degli ultimi Consigli comunali si è discusso, marginalmente alla variazione di bilancio, al finanziamento di 34mila euro che l’Amministrazione ha devoluto per la realizzazione di un Museo agricolo a Santa Maria del Tempio. Abbiamo approfondito il progetto con i volontari del Comitato Manifestazioni e del Circolo Csen “Umberto Piazza” della frazione casalese. «Apprendiamo positivamente la decisione del Comune di creare un museo dell’agricoltura nella frazione templare che da anni difende e valorizza le radici agricole del Monferrato - esordiscono - Santa Maria del Tempio, una piccola comunità, un quartiere, una frazione che da sempre vive solo di volontariato, che dal lontano 1992 difende ed organizza l’unica rievocazione storica della mietitura e trebbiatura del grano, “L’Amson a la Madona”, che negli ultimi anni ha saputo evolversi affiancando alla storia, mezzi e lavorazioni di ultima generazione».

In merito al progetto di Museo, da Santa Maria precisano di due progetti distinti: un “museo diffuso dell’agricoltura” su suolo pubblico, di competenza del Comune di Casale Monferrato e da esso finanziato, e un’esposizione agricola all’aria aperta (su progetto dell’architetto Simone Filippini), che nascerà su suolo privato, e che sarà frutto del lavoro dei volontari di Santa Maria del Tempio e finanziato da sponsor privati. «Due progetti, uno privato e uno pubblico, che permetteranno a Santa Maria del Tempio, di valorizzare il patrimonio culturale e storico del Monferrato, che affonda le sue radici nella civiltà contadina - spiegano dalla frazione - Il progetto dell’architetto Filippini, che nascerà su suolo privato, grazie al lavoro dei volontari e al contributo di sponsor privati, si chiamerà “Bucolicò” ed esalterà il meraviglioso contesto agricolo del quartiere, rispetterà e valorizzerà la sua storia, trasmetterà il modo con cui Santa Maria del Tempio vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alla sua gente, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro».

«Speriamo con il progetto “Bucolicò”, per cui ringraziamo l’arch. Filippini per lo splendido lavoro fatto, di poter ripagare la fatica e lo sforzo di tutti i volontari, di ieri di oggi e di domani, di chi crede e si impegna perché Santa Maria del Tempio, con la sua parrocchia, il suo oratorio, le sue scuole e la sua comunità, possa continuare a splendere, come il grano nei campi d’estate», concludono i volontari di Santa Maria del Tempio e il Circolo Csen che annunciano anche di essere al lavoro per creare, in collaborazione con sponsor tecnici, un calendario di eventi che aiuteranno a raccogliere fondi per il progetto “Bucolicò”.


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Silvio Morando

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