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Manifestazione

Il Festival delle Sagre di Asti slitta per il secondo anno

Numerose le Pro Loco e associazioni monferrine legate alla kermesse

La sfilata storica per le strade di Asti durante il Festival delle Sagre (immagine di repertorio)

Per il secondo anno consecutivo il Covid costringe gli organizzatori a cancellare il Festival delle sagre. Il più grande ristorante a cielo aperto d’Europa rimanda di nuovo l’appuntamento tradizionale che si tiene a metà settembre e che mette insieme le eccellenze culinarie della provincia astigiana.

“Il Festival delle sagre, per sua natura, è fatto per accogliere tante persone. È un’occasione di incontro, condivisione e partecipazione – dice la moncalvese Luisella Braghero, presidente dell’Unpli di Asti -. Impossibile pensare a una forma ridotta, magari senza sfilata o con meno piatti proposti”.

Niente bollito di Moncalvo, dunque, che durante l’ultima fiera targata 2019 aveva segnato 10 quintali di carne servita con un ritmo di circa 5 piatti al minuto, niente“soma d’aj” di Grazzano, o gli agnolotti “alla moda di Viarigi” né quelli d’asino di Calliano che aveva visto migliaia di visitatori al proprio stand. Non si terrà neanche la sfilata, con i carri e le scene di vita tradizionale. Tutto rimandato, a questo punto, si spera, a settembre 2022. 

Ancora da decidere, invece, il futuro della Douja d'Or, che lo scorso anno si era tenuta nel rispetto delle normative anti contagio in una versione inedita. Ma la Camera di commercio, ente che organizza sia la Douja che il Festival delle sagre, fa ben sperare sulla possibilità che la manifestazione settembrine si possa tenere. “E’ un tipo di evento più compatibile con le regole di distanziamento – ha detto il presidente della Camera di commercio Asti-Alessandria, Gian Paolo Coscia – anche se, a tutt’oggi, non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva. Dobbiamo tenere conto delle indicazioni del Ministero e dell’andamento dei dati della pandemia quando saremo a ridosso della manifestazione”.