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  • 24 gennaio 2017
  • Casale Monferrato

La scomparsa di Giuse Vipiana, insegnante e critica letteraria

È mancata lunedì 23 gennaio, Giuse Vipiana Albani, 78 anni (era nata il 15 agosto 1938), insegnante di lettere, critica letteraria e nostra apprezzata collaboratrice. Dopo la scomparsa del marito Luciano, viveva sola in un appartamento al settimo piano di un palazzo di corso Valentino a Casale Monferrato. Proprio nella giornata di ieri, i parenti sono stati allarmati dal fatto che Giuse non rispondeva al telefono. Accorsi nell’abitazione hanno trovato la congiunta a letto priva di vita. Nulla faceva presagire l’irreparabile tanto che la sera precedente aveva assistito ad uno spettacolo al teatro di Moncalvo (tratto da La Chimera di Vassalli, ndr). Dopo la laurea all’Università di Torino con il professor Getto e la lunga carriera di insegnante agli istituti superiori Balbo e Leardi, ha proseguito studi e ricerche anche attraverso gli articoli pubblicati dal nostro giornale, l’organizzazione di convegni letterari soprattutto sullo scrittore Cesare Pavese in collaborazione con il circolo Aceto di Ticineto. Ultimamente aveva posto l’attenzione sulla figura di Sebastiano Vassalli (e il suo ultimo articolo di apertura della pagina cultura riguarda proprio 'La Chimera'). Si interessava anche alle mostre pittoriche, promozionando soprattutto gli artisti locali. Lascia i fratelli Luigina, Franco, Luciano e Beppe. Il rosario sarà officiato alle 18,30 di martedì alla parrocchia del Valentino dove saranno celebrati i funerali alle 15,30 di mercoledì. Seguirà la tumulazione al cimitero di Casale. Il primo commento alla notizia della scomparsa ci arriva dal prof. Olimpio Musso da Colle Val d'Elsa: "... Giuse, collega e amica di gioventù e di maturità... Ricorderemo i tuoi bellissimi articoli sul nostro 'Monferrato' illuminato dalla tua intelligenza e dalla finezza del tuo gusto critico... Ora li rileggeremo con commozione e silenzio". La testimonianza di Piergiorgio Panelli, presidente della Consulta Culturale: "Sicuramente Giuse Vipiana Albani è stata tra gli intellettuali più interessanti degli ultimi anni nel nostro territorio scrivendo sul bisettimanale 'Il Monferrato' e non solo, testi sulla letteratura, teatro, arte moderna e contemporanea sempre con felicissime intuizioni e competenze regalando ai lettori emozioni e chiavi di lettura di alto livello qualitativo; ricordo personalmente un'amica dolcissima competente e disponibile". Da Milo De Angelis, uno dei più grandi poeti italiani: "Sono addolorato, profondamente, mi era molto cara e sentivo per lei un vero affetto". UN PERSONAGGIO DI SPICCO Questo , a nostra richiesta, il ricordo di Giuliana Bussola, già assessore alla cultura Come sempre accade alla notizia di una morte improvvisa ed inaspettata, più ancora se si tratta di una persona amica, la scomparsa di Giuse Vipiana ha provocato in città un senso di sgomento e di impotenza. Ci mancherà questa piccola grande donna che compensava la fragilità fisica, dovuta alla salute malferma, con un’eccezionale robustezza intellettuale; ci mancheranno i suoi begli articoli di critica letteraria comparsi spesso su “Il Monferrato” a cui riconosceva il merito di conservare un ampio spazio, la mitica terza pagina, alla cultura. Amante della letteratura, accanita lettrice di testi commentati con singolare interpretazione è degna di essere annoverata tra i più autorevoli studiosi di Cesare Pavese per cui nutriva un amore viscerale. Sembrava volesse scoprire, attraverso un continuo approfondimento, qualcosa che di lui non era ancora stato svelato e di cui era alla costante e strenua ricerca. Scherzando diceva che avrebbe voluto avere l’esclusiva come depositaria del sapere del grande scrittore che non avrebbe voluto dividere con nessuno. In effetti non era così perché era lieta di scambiare le proprie intuizioni con quelle di altri importanti studiosi al tavolo con lei durante i convegni culturali, in particolare a Ticineto dove ci si incontrava al Circolo Aceto nella”Casa della topia” appartenuta alla mamma di Pavese. Nelle telefonate che intercorrevano tra di noi quasi quotidianamente parlava dei temi della memoria, del mito, del simbolo e del travaglio intellettuale del grande scrittore, di cui ricordava con passione la tesi di laurea su Walt Whitman. Giuse in questo modo destava in me una grande ammirazione per la sua conoscenza della poesia americana quasi alla pari di quella italiana. Ultimamente si era appassionata agli scritti di Sebastiano Vassalli e del suo “Chimera” apprezzatissimo anche da me infatti mi aveva proposto di accompagnarla al teatro Verdi di Moncalvo dove domenica scorsa si sarebbe presentato lo spettacolo ispirato alla storia della strega di Zardino. Purtroppo per un improvviso impegno non ho potuto partecipare ma ci siamo promesse di incontrarci ad Alba per la mostra di Balla che la interessava in quanto l’avevo informata della presenza di documenti sul Paroliberismo, le parole in libertà, inventate da Marinetti e dai futuristi. Gli interessi di Giuse non si fermavano solo alla letteratura ma si allargavano ad una sfera interdisciplinare che comprendeva ogni espressione artistica per cui si rendeva preziosa interlocutrice in qualsiasi situazione culturale. A conferma della sua vasta cultura umanistica basta leggere il breve ma intenso articolo, l’ultimo, comparso su “Il Monferrato” di venerdì 20 gennaio dal titolo “Racconto di Chimera” che la rende a pieno diritto uno dei personaggi di spicco che hanno onorato la nostra città. Giuliana Romano Bussola

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