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Commemorazione

Occimiano: una targa ricorda don Evasio Rabagliati

Cerimonia a 101 anni dalla scomparsa del missionario

La cerimonia commemorativa in onore di don Rabagliati

Cerimonia commemorativa sabato scorso - vigilia dei 101 anni della scomparsa (avvenuta a Santiago del Cile il 2 maggio 1820) - per don Evasio Rabagliati, illustre occimianese missionario in Sud America. Nella via intitolatagli negli anni ’50, i pronipoti Giuseppe, con la moglie Rosi e le figlie Laura e Carla e alla presenza di altri parenti, hanno scoperto la targa descrittiva, realizzata dalla Pro Loco e benedetta dal prevosto don Gian Paolo Cassano.

Il sindaco Valeria Olivieri, l’assessore Emanuela Aceto e il presidente del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Vittorio Domenighini, hanno presentato alcuni aspetti della vita del sacerdote, mentre in chiesa parrocchiale è stata allestita una mostra documentaria.

Qui don Cassano, con l’ausilio di alcune immagini in power point, ne ha ripercorso i tratti salienti, partendo dall’incontro con don Bosco nelle passeggiate autunnali in Monferrato, dalla spedizione salesiana in Ameria Latina, tra Argentina (è stato il primo salesiano ordinato nel Nuovo Continente), Cile e Colombia, dove accanto all’opera educativa si dedicò in particolare al servizio dei malati di lebbra, al punto da essere considerato “il Cappellano dei lebbrosi” e intraprendendo anche un viaggio in Europa per incontrare il medico norvegese Gerhard Henrik Hansen, che nel 1873 scoprì il batterio responsabile della malattia.

Per il suo operato nei tre Paesi è ritenuto benefattore dell’Umanità e il Governo italiano gli ha inoltre concesso la croce di Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro.


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Stefania Lingua

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