L'export fa respirare la provincia: raddoppiato il commercio con il Brasile e in crescita quello verso il Far East
di Massimo Castellaro
La Camera di Commercio di Alessandria ha reso noto un report relativo all’andamento delle esportazioni negli ultimi cinque anni con un particolare focus sulla provincia di Alessandria sia per quanto riguarda il settore di attività, sia per quanto riguarda i paesi di sbocco.
Si è confrontato l’andamento delle esportazioni della provincia di Alessandria con la Regione Piemonte e il Nord-Ovest italiano nell’ultimo quinquennio e si è notato che nel 2011 il Nord-Ovest italiano ha visto crescere il proprio export rispetto al 2010 di oltre 11 punti percentuali ma il dato, a confronto con quello del 2007, mostra una variazione percentuale di +3,50%. Lo stesso schema di lettura (in linea con il Nord Ovest del paese) applicato alla regione Piemonte evidenzia un +11,81% rispetto al 2010 ed un +3,38% rispetto al 2007 Differenti invece i dati alessandrini nei quali si segnala un + 25,07% di crescita nell’export tra il 2011 ed il 2010 e un +20,29% rapportando il dato 2011 all’anno 2007.
Il maggiore peso nella composizione percentuale (97.8% nel 2011) delle esportazioni è dato dai prodotti delle attività manifatturiere: in particolare per la provincia di Alessandria nel 2011 i settori dei metalli di base e prodotti in metallo e prodotti delle altre attività manifatturiere contribuiscono per quasi il 50% all’export provinciale (i due settori hanno registrato anche notevoli variazioni percentuali tra il 2011 ed il 2010, con +44,91% e 50,25%). A ruota i “macchinari ed apparecchi n.c.a.” (12,82%) e i prodotti chimici (12,72%) mentre se si confrontano i dati 2011 con quelli 2007 si rileva una variazione negativa del 10.57% per il settore degli articoli in gomma e materie plastiche (settore che rappresenta l’8% delle nostre esportazioni) e del 13.50% per il settore degli apparecchi elettrici (rappresenta 5% esportazioni provinciali).
Analizzando invece le esportazioni provinciali con riferimento le aree geografiche di sbocco si notare come l’Europa nel 2011 rappresenti oltre l’80% delle nostre esportazioni (era il 75% circa nel 2007) e confrontando il 2007 ed il 2011 a livello di composizione percentuale dell’export provinciale, si registra la contemporanea diminuzione della voce “Unione Europea a 27 Stati” e l’aumento della voce “Europa”. Sebbene in valore assoluto l’export verso l’ “U.E a 27” sia aumentato, questa apparente discrasia è data da un contestuale forte aumento dell’esportazioni nel 2011 verso la Svizzera che modifica la composizione. In generale, infatti, tra il 2011 ed il 2010 vi è stata una crescita delle esportazioni di oltre il 30% verso l’Europa: buona parte di questo risultato è però dato dall’aumento delle esportazioni verso la Svizzera e, nello specifico, nei settori prodotti in metallo ed altre attività manifatturiere.
Tra i paesi europei ai primi posti risultano esserci i classici scambi con partner storici quali Germania, Francia, Spagna e Svizzera mentre per i paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), ma anche Stati Uniti, il Giappone ed Hong Kong, e confrontando il 2011 con il 2007, si evidenzia che l’export verso la Cina ha registrato un + 3,53%, verso il Giappone (-0,95%), verso gli Usa un calo di oltre otto punti percentuali e verso la Russia un calo del 20%. I dati 2011 su 2010 sono invece più confortanti, con un incremento percentuale dell’export verso il Brasile di circa il 100%, anche se i volumi risultano essere ancora ridotti rispetto sia ad altre aree geografiche, sia alle prospettive in termine di mercato potenziale. Infine l’export verso Hong Kong è cresciuto del 19% e verso l’India del 35%, Russia (+17%), gli Usa (+10,44%) e Giappone (+7,49%), Sud Africa (85%).