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  • 28 marzo 2021
  • Casale Monferrato

Al Castello di Miradolo

Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone

Sabato 10 aprile, in anteprima, aprirà al pubblico uno spazio unico: l’Orto del Castello

La mostra durerà un anno e condurrà il visitatore in un viaggio “oltre il giardino”, attraverso il pensiero, la filosofia, il “mondo" personale e segreto, di Paolo Pejrone

A partire dal 15 maggio, la Fondazione Cosso proporrà una grande mostra dedicata ai progetti e al pensiero dell’architetto Paolo Pejrone, laureato in Architettura con Carlo Mollino, collaboratore di Russel Page e Roberto Burle Marx e autore di alcuni dei più importanti e significativi giardini del mondo.

L’idea nasce da un anno di incontri, interviste e riflessioni con l’architetto Paolo Pejrone che il 7 giugno 2021 compirà 80 anni e che, in oltre 50 anni di carriera, ha progettato più di 800 giardini.
La mostra, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, si svilupperà attorno al concetto di abbecedario: un cammino ideale, in rigoroso dis - ordine alfabetico, di pensieri, riferimenti, dubbi e speranze, per imparare a leggere non soltanto il giardino ma i grandi temi che, nella contemporaneità, rappresentano la sfida che stiamo vivendo nel rapporto tra uomo e ambiente. La A di anarchia e di alberi, la T di tempo, la P di pazienza, la S di sogno, la C di calma - in giardino serve averla, la O di orto - la passione di una vita, sono soltanto alcuni esempi.

Elementi cruciali del progetto saranno la stagionalità dell’esposizione e il percorso della mostra, che non soltanto si svilupperà nelle quindici sale storiche del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo (luogo che ha ospitato, in oltre dieci anni di attività, importanti mostre su Beato Angelico, Tiepolo, Caravaggio, Tiziano, Lorenzo Lotto, Fausto Melotti, l’Informale), ma si diffonderà anche nei sei ettari del parco all’inglese che circonda l’antica dimora, in cui è possibile incontrare alcune specie botaniche provenienti da tutto il mondo e cinque alberi monumentali.

Questo progetto, inoltre, permetterà al pubblico di scoprire l’orto del Castello, disegnato e progettato dall’Architetto Paolo Pejrone appositamente per questo luogo.

La mostra durerà un anno e condurrà il visitatore in un viaggio “oltre il giardino”, attraverso il pensiero, la filosofia, il “mondo" personale e segreto, di Paolo Pejrone: le parole costruiranno un dialogo immaginario con importanti opere d’arte, da Fortunato Depero a Filippo De Pisis, da Jessie Boswell a Giulio Paolini, da Piero Gilardi a Paolo Paschetto, autore dell’emblema della Repubblica italiana, e con oggetti, fotografie, acquerelli, progetti, memorabilia, video installazioni che cambieranno nel tempo.

La mostra, come il giardino, crescerà, muterà, si evolverà attraversando le quattro stagioni, in un ideale contrappunto di pensieri e riferimenti.
L’esposizione sarà completata da una installazione sonora appositamente dedicata, a cura del progetto artistico Avant-dernière pensée.

Sabato 10 aprile, in anteprima, aprirà al pubblico uno spazio unico: l’Orto del Castello, disegnato e progettato dall'architetto Paolo Pejrone in esclusiva per una delle radure del parco. Rinasce così anche l'anima rustica del Castello, contrappunto di quella nobile, che diventa visitabile per la prima volta dopo il recupero dell'antica cascina e dell'aia.

La O di orto e, insieme, la O di Ouverture. In musica, l’Ouverture è quel brano che viene eseguito a sipario chiuso e che, spesso, anticipa temi, personaggi, conflitti o amori dell’opera che sta per iniziare.
L'Orto diviene l'Ouverture della grande mostra, un’anticipazione del suo divenire, dei suoi intrecci, delle sue trame, delle storie che il pubblico, a partire dal mese di maggio, si troverà ad attraversare, ascoltare, vivere con le parole di Paolo Pejrone.


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