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Dal 3 al 5 novembre
"Sagra del Tartufo Bianco": tanti eventi a Cella Monte
La rassegna della Valle Ghenza

Cella Monte organizza sabato 4 e domenica 5 novembre la 31esima edizione della Sagra Regionale della Valle Ghenza. L’anteprima venerdì 3 novembre, alle 19,30, con la cena.
Sabato 4 novembre, alle 9, all’Auditorium Sant’Antonio la mostra d’arte contemporanea “Silent Gestures - il silenzio è cosa viva”. Alla stessa ora apre la fiera-mercato. Alle 9,45 l’inaugurazione dell’Ostello Comunale in vicolo Carisio.
Alle 11, conferenza di apertura della Fiera all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni dal titolo: “Una vita dedicata al tartufo: Egidio Gagliardi, pioniere della tartuficoltura piemontese si racconta”.
Dalle 12 il pranzo. Alle 14,30 l’attività di cerca guidata del tartufo con i Tartufai della Valle Ghenza (necessaria la prenotazione al numero 349/79 05 410). Alle 17, all’Auditorium Sant’Antonio Talk con gli Artisti e degustazione di vini in collaborazione con l’Enoteca degli Infernot. Dalle 19,30 la cena.
Domenica 5 novembre, alle 9, prosegue la mostra d’arte contemporanea: “Silent Gestures, il silenzio è cosa viva”. Alle 10,30 la cerimonia di premiazione dei migliori esemplari di tartufi. Dalle
12 il pranzo, alle 14,30 la camminata lungo il Percorso dei Trifulau in Valle Ghenza (necessaria la prenotazione al numero 349 /79 05 410). Alle 15 la visita agli Infernot - Patrimonio Unesco - in collaborazione con l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, alle 16 conferenza didattica al Palatenda sul tema del tartufo, alle 17, all’Auditorium Sant’Antonio, “Senza parole. Il gesto nell’arte” la conferenza con la storica dell’arte Paola Artoni. Accanto alla mostra mercato e ad eventi dedicati a grandi e piccoli, non mancheranno occasioni per gustare un intero menu a base di tartufo, grazie al punto ristorazione messo a disposizione dalla Pro Loco di Cella Monte, in collaborazione con la Pro Loco di Occimiano e la Pro Loco di Terruggia.
Un prelibato menù
Questo il menù: battuta di fassona con tartufo; peperoni in bagna cauda; robiola con tartufo nero; agnolotti al burro con tartufo nero; risotto all’Arneis con tartufo nero; polenta e stracotto al Grignolino; polenta e gorgonzola; tomini alla piastra con tartufo nero; uovo al tegamino con tartufo; zabaione con Krumiri Rossi; torta di nocciole con gelato; pere al vino. Sabato e domenica, Trekking del tartufo (12 euro).
S’inaugura l’Ostello Carisio
Un Ostello di quattro piani con zone comuni per soggiorno e colazioni, tre camere da letto con annessi bagni esclusivi per complessivi 14 posti letto. E’ la struttura che ha realizzato il Comune di Cella Monte e che sarà inaugurata sabato 4 novembre alle 9,45. La presenza del sito UNESCO ha visto costantemente crescere il numero di presenze per le visite agli infernot e alla sede dell’Ecomuseo. I fruitori sono gruppi di giovani, famiglie e sempre di più turisti stranieri. Sulla base di questa valutazione l’Amministrazione Comunale di Cella Monte, a partire dal 2019, ha avviato un ampio progetto di riqualificazione del complesso edilizio denominato ‘Palazzo Carisio’, già di proprietà comunale, posto all’interno del centro storico, che si compone di due distinti fabbricati affacciati su una corte comune, con accesso da vicolo Carisio». Un primo lotto di lavori, appena ultimato, finanziati in parte con fondi propri e con il sostegno della Regione Piemonte, su progetto del geom. Gianni Ottone e dell’arch. Chiara Natta, ha visto la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva avente caratteristica di Ostello che consente di offrire ai visitatori, studenti, famiglie e gruppi la permanenza in Monferrato per più giorni, per la visita guidata ai siti dell’UNESCO e a i percorsi didattici proposti dall’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, che a Cella Monte ha la propria sede istituzione e operativa. La struttura edilizia, i cui lavori sono stati realizzati dall’impresa Ottaviano di Torino, ha mantenuto le caratteristiche costruttive dei luoghi, con facciate in Pietra da Cantoni e soffitti in mattoni a vista, ma è stata completamente rinnovata nelle finiture e impianti, funzionali alla nuova destinazione d’uso. La Regione aveva concesso un contributo a fondo perduto di 250.000 euro per realizzare l’Ostello, poi il Comune ha acceso un mutuo di 100.000 euro.
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