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  • 06 marzo 2012
  • Casale Monferrato

La proposta dell'economista Angelo Miglietta: «Un accordo con lo Stato per defiscalizzare il Monferrato a compensazione della tragedia dell'Eternit»

Dalla tragedia causata dall’Eternit, Casale e il Monferrato possono trarre opportunità per rilanciare vari settori del territorio. Tra questi, anche e soprattutto l’economia, un comparto attualmente in seria difficoltà. Secondo l’economista casalese Angelo Miglietta, docente di Economia dei Mercati Internazionali allo IULM di Milano ed ex assessore al Bilancio di Casale, il nostro territorio ha un’opportunità che altri non hanno: «Negoziamo con lo Stato per far diventare Casale una zona fiscale franca per le imprese. Come contropartita per la strage dell’Eternit, invece dei contributi, chiediamo forti sgravi fiscali e agevolazioni per chi investe sul territorio. Se Casale diventasse zona franca, si insedierebbero imprese virtuose, che creerebbero posti di lavoro. Per attirare investitori, la strada giusta è proprio quella della defiscalizzazione per le imprese, piuttosto che ricorrere a incentivi economici, con il rischio di richiamare attività poco virtuose». In pratica l’idea è di diventare come la Svizzera e l’Australia: «In quei posti il costo del lavoro è più alto, ma la fiscalità è razionale e la Giustizia funziona». Meno pressione fiscale e più correttezza, nel rispetto delle norme finanziarie e giuridiche. E questa linea piace anche all’Unione Commercianti e al consorzio dei commercianti del centro storico Casale C’è. «Ci sono studi della Regione Piemonte - commenta Dino Canepa di Casale C’è - che spiegano bene come la grande distribuzione sia diventata una lotta “tra di loro” e a farne la spesa siano i “piccoli” e dunque al territorio. La grande distribuzione non può dare ciò che i negozi di vicinato danno alla città. Noi siamo presenti e siamo incentivati a fare sempre meglio per la città perché viviamo qui. La grande distribuzione quando è in difficoltà chiude e se ne va, lasciando delle “cattedrali nel deserto” e persone in cassa integrazione a carico dello Stato». Secondo Canepa i “piccoli” danno una sicurezza occupazionale maggiore rispetto ai “grandi” e per questo andrebbero maggiormente supportati anche con la «bella» proposta avanzata da Miglietta: «Sono tanti gli occupati nella grande distribuzione ma pochi hanno contratti sicuri, noi, a livello occupazionale, diamo una maggiore certezza. Le amministrazioni corrono dietro a queste chimere che danno respiro ma in realtà sono solo palliativi, non danno benefici sul lungo termine». Come fare dunque? «I piccoli devono stare uniti, insieme e trovarsi in unica grande unione». Ma la continua creazione di consorzi e unioni non va a scapito del vero lavoro in termini di fluidità e di dinamicità delle iniziative? «Vero, per questo va rafforzato ciò che già esiste per farlo lavorare nel modo migliore». «Siamo più che favorevoli a questa proposta - ha commentato il direttore dell’Unione Commercianti Piergiorgio Giordano - ora che c’è questo “filo diretto” tra l’amministrazione e “Roma”, si potrebbe, anziché richiedere contributi, chiedere agevolazioni per promuovere l’insediamento di attività produttive artigiane o industriali. Queste, in teoria, dovrebbero fare assunzioni e produrre ricchezza». In che modo? «Ovviamente è tutto da discutere ma siamo in piena sintonia con Miglietta». Il comune di Casale a colloquio con Miglietta Defiscalizzazione a compensazione degli immensi danni causati dall’Eternit sul nostro territorio. Potrebbe, dunque, essere questa la proposta da avanzare al Governo. Ieri, lunedì, una delegazione casalese, composta dall’assessore comunale Nicola Sirchia, dal presidente di Mondo Alessandro Lanteri e dal consigliere comunale Stefano Calvaruso, ha incontrato a Milano l’economista Angelo Miglietta per discutere della proposta che lui stesso aveva formulato alcune settimane fa attraverso le pagine del nostro giornale. Dall’incontro, durato un paio d’ore, sono emersi i primi punti su cui lavorare: «è stato un meeting interessante e utile - ha commentato Sirchia - dal quale sono nati spunti che potrebbero far parte del programma dell’Agenzia di Sviluppo. Ora, con il professor Miglietta, abbiamo stabilito di sentirci con una certa frequenza per sviluppare la proposta». Un incontro che potrebbe portare ad un consolidamento «di preziosi contatti - come li ha definiti Sirchia - che il sindaco Giorgio Demezzi ha stretto con lo Stato durante i tavoli di lavoro riguardanti l’Eternit». Soddisfatto anche Angelo Miglietta: «Un incontro nel quale si è cercato di declinare e di tradurre in azioni concrete, con la leva dello sviluppo, l’idea di “zona franca”». Sotto la lente di ingrandimento la riduzione della burocrazia e un minor carico fiscale sul lavoro, il tutto con un onere particolarmente contenuto a carico dell’amministrazione e dello Stato. «Sono soddisfatto che la proposta fatta tramite il vostro giornale sia stata accolta così bene dall’amministrazione - ha commentato Miglietta al termine dell’incontro - e c’è da aspettarsi evoluzioni positive nel breve termine». Ma come funzionerebbe questa proposta? Il nostro territorio sarebbe agevolato rispetto ad altri? «Assolutamente no - spiega l’economista - si tratta di stabilire degli equilibri compensativi. Non stiamo chiedendo privilegi ma condizioni di normalità. Ci sediamo al tavolo con grande dignità dopo la tragedia dell’amianto». Solo lo Stato potrà concedere una variazione delle politiche fiscali con le conseguenti agevolazioni: «è una proposta in pieno stile piemontese e monferrino. Non chiediamo aiuto ma una collaborazione per ristabilire equità e giustizia in un territorio fortemente danneggiato. E tutti noi saremo in prima fila a lavorare per attuarlo». Per Miglietta questa proposta sarebbe «un segnale di comunità dignitosa e operosa, che non si lamenta» e continua a combattere per un futuro più solido, equo, giusto e prospero perché, conclude l’economista, «il nostro stile è il nostro punto di forza: concreti, solidi e capaci di spenderci in prima persona».

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Emanuela Pastorelli

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