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Sessantaseiesima edizione

Al via la Fiera del Tartufo bianco di Moncalvo

Tante novità inserite nella kermesse all'epoca del Covid

Le verdi colline del Monferrato si sono vestite con i colori dell’autunno. La leggera nebbia ha iniziato a comparire e ad avvolgere i nostri paesi, mentre i giacconi pesanti sono tornati fuori dagli armadi. Inizia il periodo più suggestivo e caratteristico del nostro territorio: l’autunno. E con il mese di ottobre inizia anche il momento clou dell’anno moncalvese. Domenica infatti si terrà la prima delle due domeniche della 66ma edizione della Fiera del Tartufo Bianco di Moncalvo. “Un atto di coraggio, amore per il territorio e responsabilità in sicurezza”, spiega il sindaco Christian Orecchia. “La Fiera è un’opportunità per far conoscere ai turisti il Monferrato, non solo Moncalvo. Naturalmente l’emergenza sanitaria rende complicato ciò che è sempre stato semplice, ma dobbiamo imparare anche da queste esperienze e cogliere l’occasione per reinventarci e offrire nuovi servizi ai turisti”, prosegue il primo cittadino. 

Fiera in sicurezza

Distanziamento, meno espositori, ingressi contingentati - massimo mille persone, operatori esclusi - mascherina obbligatoria, misurazione della temperatura all’ingresso. Sono tante le novità della Fiera in tempo di Covid, perché “è importante salvare l’economia ma anche preservare la salute e la sicurezza delle persone”, ha ribadito Orecchia.

La tradizionale premiazione, che vede la consegna di riconoscimenti in denaro e del Tartufo d’oro si terrà non sotto gli antichi portici, “ma in una nuova location: sotto una struttura coperta nel centro della piazza – ha spigato il nuovo presidente della Commissione Fiera Michele Rampone. Questa nuova sistemazione permetterà di apprezzare meglio gli esemplari di tartufo e di rispettare le attuali norme di sicurezza. Questa edizione della fiera è la prima di questa commissione e ha richiesto coraggio e molto impegno. Siamo pronti a superare tutte le difficoltà di questa edizione, ma stiamo già lavorando al rinnovamento della prossima per tenerla sempre giovane, nonostante i suoi 66 anni”.

E per poter apprezzare il profumo e scegliere il tartufo in sicurezza e con la mascherina, il Centro nazionale studi sul tartufo di Alba ha brevettato “il respira tartufi”. A spiegare come funziona è il direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Mauro Carbone. “Chi compra un tartufo compra un profumo e un’emozione e questa invenzione, approvata e finanziata dalla Regione Piemonte, è realizzata ad hoc per poter annusare i tartufi grazie a un contenitore di vetro in cui sarà posto il fungo ipogeo, chiuso da un tappo di silicone bucherellato”.

Pro loco e mercatino prodotti tipici

Anche la pro loco aleramica guidata da Mirko Ippolito ha accolto la sfida aggiungendo al pranzo domenicale presso la propria sede anche la cena del sabato. “Al centro della piazza sono previsti trenta metri per consentire la consumazione delle pietanze, mentre lo stand gastronomico si troverà nell’angolo del torrione. Saranno rispettate tutte le regole di distanziamento e di somministrazione”, ha concluso Ippolito.

Durante domenica 18 e 25 ottobre oltre alla mostra mercato di prodotti tipici, come tartufi, funghi, nocciole, salami e vino, e all’ampia offerta culturale tra mostre e appuntamenti, ci saranno sette espositori provenienti da Patti (ME), città con la quale è stato siglato nello scorso settembre “un protocollo di intesa”, dice il vicesindaco Andrea Giroldo, “che porterà a breve al gemellaggio con la nostra città”.

Una promozione smart

“Quest’anno il rinnovamento è iniziato dal libretto, che si presenta in una veste nuova con grafiche personalizzate per i partecipanti alla rassegna”, prosegue Rampone. Una promozione che passa inevitabilmente sui social network con immagini simpatiche e di appeal rivolto a un pubblico giovane che conosce e apprezza il linguaggio “social”. Rivisitate per l’occasione le tradizionali locandine del famoso pittore moncalvese Mario Pavese. Eva, tentata dal serpente che le offre il tartufo invece della mela, indossa la mascherina così come il celebre disegno del trifolao in tenuta da ricercatore di tartufi, anche lui con la protezione.

Eventi collaterali

Non solo buon cibo durante la Fiera Nazionale del Tartufo, ma anche arte e cultura. Al Museo Civico prosegue la mostra allestita e promossa da Aleramo Onlus dedicata alla pittrice barocca Orsola Caccia dal titolo “A partire da Orsola” a opera del collettivo “La Masca”. E’ possibile inoltre vedere le bellezze artistiche nelle chiese moncalvesi e avere tutte le informazioni presso il nuovo Ufficio turistico situato nei camminamenti del Castello.


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