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Vignale Monferrato

Inaugurata la mostra fotografica "Paesaggi Resilienti"

L'iniziativa è ospitata nella chiesa dei Battuti

L'inaugurazione della mostra fotografica a Vignale

I grandi “interrogativi” che ombreggiano sul Monferrato Patrimonio Unesco e come affrontarli: climate change, overtourism, calamità naturali, rigenerazione urbana, gestione del territorio, riutilizzo dell’ambiente. Alberto Maffiotti e Domenico Rota rifanno capolino alla Chiesa dei Battuti con la retrospettiva fotografica “Paesaggi Resilienti – La forza della natura e dell’uomo attraverso l’obiettivo”.

Il ripristinato gioiello architettonico del centro storico ha conosciuto un “restyling” scenografico. Il Club per l’Unesco “Monferrato degli Infernot”, promotore e organizzatore della mostra, ha infatti installato una “cornice”, non invasiva né deturpante e non fissata sulle pareti, di faretti a LED: lo scopo è illuminare, direttamente, le opere in esposizione per una fruizione a occhio più cristallina delle stesse.

"Paesaggi Resilienti", inaugurata domenica scorsa in concomitanza con la tappa vignalese di Golosaria, conduce a un viaggio visivo attraverso i paesaggi che, nonostante le sfide e le avversità, si rinnovano e dimostrano una sorprendente capacità di resilienza. Alberto Maffiotti e Domenico Rota mettono in luce la forza e la bellezza nascosta nei luoghi che raccontano storie di adattamento, rinascita e speranza. Catturano gli aspetti più autentici di ambienti naturali e urbani, evidenziando come la natura e l'uomo possano convivere e ricostruirsi dopo eventi distruttivi, cambiamenti climatici e trasformazioni sociali.

La carrellata di immagini pone sotto i riflettori il mutamento dell’ecosistema monferrino, scosso dagli effetti dell’estremizzazione metereologica, dall’aumento delle temperature alla siccità prolungata e allo stress idrico, con un inevitabile impatto sui vigneti e sulle colture tradizionali. Ma si parla anche di overtourism, l’eccessiva e impattante presenza turistica che arriva a compromettere e annichilire attività e mestieri storici (è il caso del “green friendly” trifulau, minacciato dalle massicce importazioni di tartufi dall’estero che rischiano di relegare ai margini del mercato il suo lavoro e la sua produzione di qualità).

Maffiotti e Rota incorniciano, però, storie di nascita e speranza: come le persone, con determinazione, creatività e solidarietà, siano in grado di ricostruire ciò che è stato distrutto e creare nuove opportunità di crescita sostenibile. Gli esempi di resilienza sono molteplici: la riconversione i terreni e attività dopo eventi calamitosi sulla scia della sostenibilità, del biologico e dell’adattamento al climate change, il restauro di patrimoni culturali e ambientali, dai borghi antichi ai sentieri, e l’integrazione fra tradizione e innovazione, in cui convivono armonicamente le radici storiche e il progresso tecnologico. 

L'esposizione rimarrà aperta fino al 3 agosto, con ingressi liberi nelle domeniche pomeriggio in abbinata alla visita dell'Infernot Comunale oppure su appuntamento scrivendo a info@monferratodegliinfernot.it. 


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Michele Dughera

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