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Musica, docufilm, intitolazione
Il grande affetto di Sala Monferrato per Nanni Ricordi
Una giornata dedicata al discografico nel 10° anniversario della scomparsa

Sala Monferrato ha aggiunto un importante tassello nella sua centralità a livello nazionale per la storia della discografia italiana. Nel decimo anniversario della morte di Nanni Ricordi, l’“inventore dei cantautori” che proprio Sala aveva scelto come suo “buen retiro”, il Comune ha organizzato, sabato, una giornata in ricordo del celebre discografico.
Oltre all’apertura lungo tutto il pomeriggio del Museo nato nella casa Ricordi di via Roma, momento clou della giornata è stata la proiezione del docufilm “L’uomo che inventò i dischi” per la regia di Roberto Manfredi e prodotto dalla “Redshift Art and Culture Publishing” di Stefano Piantini realizzato anche grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico Ricordi: «L’anno scorso abbiamo concluso una produzione su Guido Crepax - ci dicono Manfredi e Piantini - Abbiamo pensato di proseguire dedicandoci alle eccellenze artistiche italiane del ’900. Visto il decennale di Nanni Ricordi abbiamo scelto lui». La proiezione di sabato a Sala ha seguito la prima di Milano e, nei giorni scorsi, a “Musicultura” a Macerata. Nella pellicola compaiono i maggiori nomi della musica leggera e della discografia italiana: Andrea Bocelli, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Morgan, Maurizio Vandelli, Mario Lavezzi, Ricky Gianco, Ivan Cattaneo, Eugenio Finardi, David Riondino, Gianfranco Manfredi, Adriano Aragozzini, Camillo Ricordi (figlio di Nanni), Mara Maionchi, Giovanni Gavazzeni.
Al celebre discografico monferrino d’adozione è stato intitolato il belvedere “Orizzonte Nanni Ricordi” sotto al castello. Il taglio del nastro, al quale ha preso parte la vedova Sandra Gasparinetti, è stato presieduto dal sindaco Mario Melotti, che ha ricordato come Ricordi amasse molto quel luogo e vi si recasse spesso, e dall’ex primo cittadino, oggi vicesindaco, Claudio Saletta. «Qui ho riscontrato una grande collaborazione tra tutti - commenta la vedova Sandra Gasparinetti - il Museo Casa Ricordi è unico al mondo: tante scuole e tanti musicisti vengono per conoscere la storia di Nanni»; «è un pozzo di cultura nazionale», le fa eco Saletta; «quella di Ricordi - aggiunge il musicologo Francesco Chiari - è stata una casa discografica che faceva qualcosa di sempre particolare e che ci ha insegnato che le regole sono fatte per essere riscritte».
La giornata si è conclusa, in serata, con il concerto-tributo delle più celebri canzoni nate grazie al talento di Nanni Ricordi insieme alla Beggar’s Farm, diretta da Franco Taulino, con la speciale partecipazione di Ricky Gianco, Ivan Cattaneo, Luca Maciacchini e Aldo Ascolese.
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