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Il Centro Antiviolenza Casale. Tutti a teatro per sostenerlo

La violenza non è amore. Per comprenderlo, occorrono luoghi, orecchi e cuori capaci di accogliere i dolori per trasformarli in speranza e rinascite. Questo è ciò che fa il Centro Antiviolenza me.dea, ogni giorno. Nata nel 2009, me.dea opera su tutto il territorio provinciale, in favore delle donne vittime di violenza, e nelle prossime settimane aprirà un nuovo centro a Casale Monferrato, in via Magnocavallo 11, grazie a una convenzione firmata nei giorni scorsi con l’Amministrazione comunale.

Per sensibilizzare la popolazione e sostenere questo nuovo progetto, reso possibile grazie ai finanziamenti di Regione Piemonte e Fondazione SociAL, me.dea insieme all’associazione casalese di contrasto alla violenza di genere, L’Albero di Valentina e con il patrocinio del Comune di Casale, organizza per venerdì 13 aprile uno spettacolo nel Salone Tartara di piazza Castello.

Il laboratorio teatrale “Ikeatrando” porterà in scena, alle ore 21, “Gli allegri chirurghi” per la regia di Agata Tinnirello e con un cast formato da Paolo Cambise, Loredana Lombardi, Gloria Marcarini, Davide Nuzio, Franco Nuzio, Gianluca Pivetti, Maria Pia Sanna, Denise Triberti, Alice Viscovo.

«Siamo felici di proporre questa iniziativa a Casale - sostiene Sarah Sclauzero, presidente dell’associazione me.dea Onlus - perché ci consentirà di incontrare tanti cittadini e divulgare l’imminente apertura del nuovo centro, di cui sono particolarmente orgogliosa ed emozionata, essendo Casale la mia città. Eventi come questi sono preziosissimi per affrontare in modo ludico un tema assai complesso e delicato, quale la violenza di genere. La serata sarà anche l’occasione per ringraziare ufficialmente la città e la sua Amministrazione per la collaborazione avviata da tempo e che ha portato a questo importante traguardo». 

“Ikeatrando” è un corso amatoriale, nato nell’ottobre 2013 dalla passione per il teatro di un gruppo di amici. “Gli allegri chirurghi” di Ray Cooney, che sarà riproposto il prossimo 13 aprile, è ambientato all’ospedale Sant’Andrea di Londra, dove s’intrecciano le vicende professionali e personali di tre dottori: David Mortimere, un tranquillo chirurgo di fama mondiale, felicemente sposato con Rosemary; Hubbert Bonney, un tranquillo chirurgo che vive con la mamma e Mike Connolly, un tranquillo chirurgo con atteggiamenti un po’ equivoci. Tutti lavorano, “tranquillamente”, fino all’arrivo di Jane Tate e di sua figlia Leslie, che ha appena compiuto 18 anni e ha appena scoperto che il suo vero padre è un dottore che lavora al Sant’Andrea, ma di cui ignora il nome.

«La violenza contro le donne è un fenomeno criminale che attraversa tutti gli strati sociali e tutte le culture che ha le sue radici nella sottomissione della donna all’uomo si perde nella notte dei tempi - dichiara il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti - Debellare il crimine odioso della violenza alle donne diffuso in tutto il mondo richiede un grande impegno educativo che coinvolga tutte la società, donne e uomini di buona volontà e di sincere convinzioni democratiche. Si tratta di processi lunghi e dolorosi che richiedono interventi competenti e mirati a promuovere la consapevolezza di sé e il rispetto della libertà individuale anche delle donne. Il centro antiviolenza gestito dall’associazione me.dea, che inaugureremo presto, è un luogo importante per fronteggiare l’emergenza e compiere passi significativi nella sensibilizzazione individuale e collettiva. La nostra amministrazione considera dovere prioritario ascoltare il disagio nascosto di chi si dibatte tra amore e disincanto, tra volontà di riscatto e sopraffazione. Decisa a lavorare per un mondo più giusto».

L’associazione casalese “L’Albero di Valentina” da quasi dieci anni si occupa di sostegno delle vittime di violenza e di prevenzione. La portavoce Silvia Cantamessa sottolinea che «da sempre l’associazione collabora con il Centro Antiviolenza me.dea, orientando quante vivono situazioni di fragilità e impegnandosi a creare una rete multidisciplinare di esperti sul tema. L’apertura del nuovo centro rappresenta un punto di arrivo significativo per la città e sono certa contribuirà a dare ancora maggiore impulso alla battaglia contro la violenza di genere e favorire la diffusione di una cultura paritaria».


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