11° Fanteria Casale. Presente! È stato un evento per Casale e la sua memoria: un buon gruppo- più di un migliaio secondo gli organizzatori-di ex militari che hanno prestato servizio a Casale, si sono ritrovati nella giornata di domenica per il Primo Raduno dell’11° Fanteria Casale.
Sono arrivati da molte parti d’Italia per ritrovare e riabbracciare gli amici commilitoni, rivedere la città, rievocare insieme ai vecchi compagni i mesi di intensa naia nelle caserme casalesi.
Una giornata di forti emozioni per tutti, cominciata, domenica mattina, con la folla riunita di fronte all’ingresso del Castello per assistere alla solenne cerimonia dell’alzabandiera.
Nell’aria che profuma di storia militare e di converso della città, si librano le note dell’Inno di Mameli e viene portata al vento la bandiera dell’11° Fanteria, prima che il nutrito corteo, aperto dalle autorità e dai gruppi storici in costume, si diriga verso il Mercato Pavia.
Qui iniziano subito le gradite sorprese: nel Salone Tartara la mostra fotografica “Io c’ero” calamita l’attenzione di tutte le ex reclute e le famiglie al seguito, rituffandosi in quei momenti irripetibili.
Foto che raccontano la vita in caserma negli anni ‘50 e ‘60, i momenti di attività sportiva, gli addestramenti al combattimento, i giuramenti solenni e gli ex con lo sguardo attento a captare, tra i tanti, i volti familiari.
A fare gli onori di casa, salutando i presenti, è l’organizzatore, colonnello Tommaso Crupi, soddisfattissimo per la partecipazione ‘‘oltre le aspettative’’ e la riuscita di quello che ha definito “un evento storico”. Riuscire a radunare più di mille persone sparse per il Paese “È stata un lavoro faticosissimo”.
Al fianco di Crupi, tanti volontari e partner che hanno reso possibile l’evento, a cominciare dal Comune di Casale che ha appoggiato l’iniziativa con la convinzione che traspare dalle parole del sindaco Giorgio Demezzi: “Si parlava da diversi anni di organizzare un raduno militare e siamo contenti di essere riusciti a farlo grazie alla collaborazione dell’Associazione 11° Fanteria. Per Casale l’11° Reggimento è importantissimo, appartiene alla memoria storica della città. La realtà militare ha influito sull’economia della città e in tanti la rimpiangono. Sono contento che gli ex militari possano tornare a Casale trovando una città viva e anche qualcosa di nuovo come il Castello”. Sicuri dell’importanza del raduno anche il consigliere regionale Marco Botta e l’assessore all’associazionismo Federico Riboldi: “Dobbiamo dare continuità alla memoria militare, anche organizzando altri raduni i prossimi anni”.
Speciali targhe ricordo sono state consegnate, oltre che alle autorità, all’ultimo comandante della Fanteria, Adolfo Cocchetti, in servizio a Casale dal ‘96 al ‘99; al cappellano militare del 52° Reggimento Torino di stanza a Vercelli, don Umberto Borello; targa anche al mar. Luigi Ricchione, considerato tra i rifondatori del Reggimento casalese nel dopoguerra.
La gloriosa storia della Fanteria è raccontata con passione e affetto dal tenente Ettore Bongiovanni, nel suo libro “1619-1999. 380 anni di storia”. L’autore ha presentato il volume che, basandosi su numerosi documenti reperiti non senza fatica da Bongiovanni, ripercorre le gesta dei “Gialli” della Fanteria. Conosciuto e consolidato è il forte legame che ha unito i soldati della Fanteria alle crocerossine, come hanno raccontato l’ispettrice delle infermiere volontarie di Casale, Amina Rivalta insieme a Ester Patanella, proponendo un excursus sulla storia italiana delle crocerossine. A concludere la conferenza il professor Paolo Motta, con una riflessione sugli eserciti piemontesi, abilissimi, più che nel combattimento, nell’arte della diplomazia, nello stringere alleanze e “vendendosi al miglior offerente”.
Tante le iniziative pensate per il raduno: i gruppi storici in costume “Reggimento Kalbermatten”, “Fucilieri del Monferrato”, “Reggimento di Desportes”, “111° Infanterie de Ligne”, si sono esibiti per tutta la giornata al Pavia e al castello, con sfilate, parate scandite da simulazioni di manovre, tamburi, fucilate.
Grande successo per l’annullo filatelico delle Poste italiane: ha timbrato cartoline del Raduno e anche vecchie immagini che in tantissimi conserveranno come souvenir della giornata.
E’ stato limitato invece il corteo storico in centro per non molto comprensibili ragioni di ordine pubblico legate al derby calcistico Casale-Alessandria
Al termine della mattinata i commilitoni si sono radunati nella “mensa” del Pavia, ma invece della sbobba del rancio hanno potuto gustare le specialità delle Pro Loco di Occimiano, Casale, Terranova, accompagnate dai vini piemontesi.
Nel pomeriggio, il “rompete le righe”: tutti in licenza per visitare la città, scoprendo o rivedendo i monumenti e il Museo Civico aperti per l’occasione.