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Sabato 20 settembre
La ballerina testimonial dell’Alzheimer Fest di Casale Monferrato
Patrizia De Bari coreografa e cofondatrice del Teatro Danza Giardino Chiuso
Alzheimer Fest. Stille di vita. Questo il claim dell’edizione 2025, per “prendersi cura, goccia dopo goccia, dei malati di demenza e loro famigliari”, il tutto, attraverso un nutrito programma. Si parte questa sera alle ore 21 nella Sala Giumelli della Casa di Riposo per assistere alla proiezione del docu-film “Human Forever” di Jonathan De long Teun Toebes, che contiene esperienze e testimonianze raccolte in 4 continenti e in 11 nazioni, per capire come migliorare la qualità della vita delle persone con demenza
L’apertura ufficiale dell’evento si terrà a Palazzo San Giorgio, domani sabato 20 settembre alle ore 9,30, da dove partirà la Banda Musicale di Occimiano, che guiderà il corteo fino alla Casa di Riposo, dov’è previsto il saluto delle autorità. Nel cortile della CdR: alle ore 10,45 “Bianchipensieri” balletto di Patrizia De Bari Giucciardini...
È la ballerina, coreografa e cofondatrice del Teatro Danza Giardino Chiuso Patrizia De Bari, la testimonial dell’Alzheimer Fest di Casale Monferrato. Per l’occasione, porterà in scena BianchiSentieri, spettacolo specificatamente dedicato all’evento. Dopo gli studi classici, la De Bari è approdata alla danza contemporanea, incontrando grandi maestri della danza, come Jean Cébron (Folkwang Hochschule), Susanne Linke, Betty Jones e Fritz Ludin (Limón Dance Company), Joan Woodbury, Larrio Ekson, Marianne Bachmann (Martha Graham Dance Company) …. Poi, grazie all’incontro con Carolyn Carlson, alla Biennale di Venezia, ha iniziato il percorso coreografico, mentre il marito, l’ha avvicinata al teatro. Il connubio tra parola e movimento ha caratterizzato tutte le sue creazioni.
“Sono onorata e felice di poter partecipare a questo evento” commenta la ballerina, “sarà un’occasione unica e irripetibile. Il mio lavoro, attraverso la Compagnia, è caratterizzato da un'attenzione particolare per temi che vanno a scardinare le coscienze assopite. Avere la possibilità di portare Bianchisentieri a Casale Monferrato, non può che arricchire la mia evoluzione artistica e umana; spero di poter lasciare una piccola traccia del mio passaggio, così come tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell’evento l’hanno lasciata e la lasceranno in me”.
Il cuore pulsante della performance Bianchisentieri è un abito altamente scenografico confezionato con pagine di libri oramai dismessi o destinati al macero, per diventare simbolo della memoria, del passato e depositario del sapere, creando un’immagine evocativa di grande impatto emozionale. ”Bianchi come i fogli e Sentieri come i solchi della scrittura, fonte primaria della trasmissione e del sapere, quali strenua difesa di una memoria collettiva e personale” spiega la De Bari. “Creazione che ha ricevuto il riconoscimento dell’Associazione Beni Patrimonio Mondiale (2021)”. Gli elementi che compongono l’abito sono stati realizzati dagli ospiti e dal personale con i volontari del Centro Diurno Mnemosine. “L’arte e la creatività sono diventate lo strumento di dialogo e di cura che mi ha messa in relazione con loro”.
L’aspetto umano. “Nessuna intelligenza artificiale potrà sostituire l’umanità e il rapporto intimo esclusivo che si crea tra esseri umani attraverso le arti. Credo che la danza e il teatro siano necessari sempre; il nostro lavoro si fonda su relazioni vive e immediate, su immagini e movimenti che facilitano la trasposizione verso nuovi linguaggi e connessioni diverse, dove tutti hanno la stessa dignità, abbattendo barriere sociali e precostituite. Lavorare con chi è definito “fragile” arricchisce lo sforzo artistico e aiuta quella ricerca che vuole annullare qualsiasi differenza, sia sociale sia fisica. La danza e l’arte riportano tutti in una stessa dimensione: quella umana”.
Pe lei la danza è…? “E’ una forma di espressione complessa, perché necessita della composizione coreografica, materia di studio in continua evoluzione, e possiede questa straordinaria capacità di essere sintetica. Un gesto può racchiudere molte parole e può esser vissuto da chi lo guarda, sotto molteplici significati, indicando molte vie. La danza è intima, nasce dal profondo e apre lo spazio dell’immaginario. E’ un’espressione archetipica dell’essere umano. Il movimento è simbolo della vita stessa ed è innato e universale nell'inconscio collettivo. Per questo è così facilmente riconoscibile e riesce a comunicare in modo immediato. La varietà espressiva e i campi di esplorazione suoi propri sono ampi. La danza è dialogo, condivisione e partecipazione. Potersi dedicare a questa arte così effimera e unica è per me un grande privilegio.”
Tutto il programma dell'Alzheimer Fest ora per ora su "Il Monferrato" di venerdì 19 settembre
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