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Domenica a Ottiglio

Il “Monferrato Classic Festival” riscopre le Sonate di Martucci

Alina Maria Taslavan al violino e Marco Martuccio al pianoforte

Alina Maria Taslavan al violino e Marco Martuccio al pianoforte

Secondo appuntamento del Monferrato Classic Festival a Ottiglio, domenica 17 luglio alle ore 17,30 al’Auditorium di Ottiglio, protagonisti due giovani talenti: Alina Maria Taslavan al violino e Marco Martuccio al pianoforte. La Taslavan inizia lo studio del violino all’età di sei anni in Romania e in poco tempo si afferma vincitrice in vari concorsi nazionali e internazionali. Partecipa a  masterclass tenute da Cristiano Rossi, Vadim Brodsky,  Stefano Pagliani,  Ilya Grubert che la descrivono come violinista di grande temperamento e virtuosa eccellente. Incide un CD con il Doppio Concerto per violino e viola di M.Bruch e l’Orchestra da Camera “R. Strauss”.

Nel 2010 risulta vincitrice all’audizione indetta della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e dal 2016 fa parte anche dell’Orchestra da Camera “Accademia di Santa Sofia”. Presso la Scuola Di Musica di Fiesole, si  perfeziona sotto la guida del M° Andrea Lucchesini. Si dedica con assiduità all’ attività cameristica e freguenta corsi di alto perfezionamento della “ Music and Art International Academy” di Chieti. 

Svolge il corso cameristico con la celebre violinista Dora Sschwarzberg da cui prende nome la prestigiosa Accademia di Leviv, in Ucraina.

Un eccellente duo,quindi, che eseguirà di G. Martucci la Sonata per violino e pianoforte op 22 e di Joachim Raff la Sonata op 128 e i 6 Morceaux op 85.  Martucci, compositore napoletano, si distingue per uno stile che risente della musica romantica centroeuropea, con punti di riferimento principali in Brahms, Schumann e Wagner, ma ciò non gli impedì di sviluppare tematiche personali, più vicine alla cultura popolare italiana. Musica molto amata dal celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini, che spesso eseguì nei suoi programmi concertistici i lavori sinfonici di Martucci. 

Raff studiò musica da autodidatta, le sue composizioni ricevettero una favorevole critica sulla rivista Neue Zeitschrift für Musik da parte di Robert Schumann che fece decidere a Raff di spostarsi a Zurigo per dedicarsi alla composizione a tempo pieno. Fu uno dei compositori tedeschi più noti, anche se le sue composizioni sono oggi largamente dimenticate. 


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