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Montemagno e Castell'Alfero
Due comunità in festa per il centenario Gilio Cavagnero
Gli auguri da parte delle autorità locali e provinciali
Montemango e Castell’Alfero in festa per un nuovo centenario. Si tratta di Gilio Cavagnero che lo scorso 11 marzo ha spento 100 candeline presso la struttura “San Martino” di Montemagno. A festeggiare Gilio, nato a Castell’Alfero, sono intervenuti, oltre a parenti e amici, il presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco e il sindaco di Castell’Alfero Elisa Amerio che hanno consegnato al signor Gilio l’attestato di “Patriarca dell’Astigiano”.
Una storia quella di Gilio che sarebbe da raccontare e approfondire. E’ infatti uno dei soli 15 reduci del naufragio del torpediniere Uragano, affondato nel Canale di Sicilia il 3 febbraio 1943. Morirono in 114, fra i quali il comandante Zamboni e quasi tutti gli Ufficiali, che avevano deciso di restare a bordo. Rimasto per mare per giorni, rientrò da Venezia ad Asti a piedi.
“Mi ha colpito il senso di appartenenza al suo paese ("Io amo Castell'Alfero , ha detto Gilio"), alla Marina Militare, e l'affetto con cui vedendo la foto del torpediniere, con un po' di composta commozione ha esclamato: ‘Uragano. Povera bestia. Quanti morti!’, raccontandoci poi di essere rimasto in mare per giorni e infine di essere rientrato da Venezia ad Asti a piedi. Ma, soprattutto, mi ha colpito la sua giovialità e la vitalità con cui, ripromettendosi di arrivare ai 200 anni, ha detto: ‘È una meraviglia! Sono contento, sono una persona semplice!’”, commenta il presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco.
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