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A Casale Monferrato

Sospensione ZTL: per Legambiente un'ordinanza sbagliata

«Siamo sempre disponibili ad un confronto con l'amministrazione comunale»

«In questi mesi abbiamo più volte richiesto all’amministrazione comunale di Casale Monferrato un confronto sulle questioni ambientali, che riteniamo di vitale importanza per affrontare la terribile crisi che stiamo vivendo e per prospettarne una fuoriuscita contrassegnata da un cambiamento a nostro giudizio necessario e urgente». Inizia così l'intervento del Circolo Verdeblu di Legambiente Casale sui temi della Ztl e pm10.

«Abbiamo proficuamente discusso alcune questioni una prima volta con l'assessore all’Ambiente,  Maria Teresa Lombardi, ma dal sindaco non abbiamo avuto le risposte ai quesiti sollevati, né l’attenzione che speravamo, considerando – ribadiamo – che parlare di ambiente significa parlare di benessere della comunità. Siamo consapevoli che il momento che stiamo attraversando è difficile per la cittadinanza e per l'amministrazione, che le criticità sono inedite, per questo quindi abbiamo sospeso la nostra richiesta di sviluppo del confronto intrapreso. Ma i dati forniti dall’ARPA nei giorni scorsi, giorni in cui la circolazione automobilistica è relativamente bassa per le chiusure di contenimento del COVID19, non consentono di tergiversare: la presenza del pm10 nell’aria che respiriamo testimonia chiaramente che nella nostra città la concentrazione di polveri sottili è al di sopra del livello di guardia (superiore ai 50µ/m3). Noi respiriamo, senza respirare bene, nulla è possibile, lo insegna il COVID ma lo insegnano tutti gli studi sulle malattie causate dall’inquinamento atmosferico, che al COVID sopravvivranno, ahinoi».

In quest’ottica, «l'ordinanza che ha sospeso la Ztl ci preoccupa anche di più, perché non tiene conto delle motivazioni che nel passato hanno indotto a creare una zona chiusa al traffico e della peculiarità di questa città che della lotta all'inquinamento atmosferico e alle polveri sottili dovrebbe fare una bandiera da sventolare continuamente su tutti i pennoni cittadini».

«Riteniamo che il provvedimento dell’amministrazione sia profondamente sbagliato e poco incisivo in termini economici (se questo era l’obiettivo); ma siamo come sempre disponibili a un confronto. Confronto che da sempre cerchiamo con spirito costruttivo e collaborativo, consapevoli che dalla tremenda crisi causata dalla pandemia se ne esca ripensando e riorganizzando la vita collettiva di una città come la nostra, in cui – per la dimensione e le risorse umane presenti – sarebbe possibile intervenire in maniera più che virtuosa. Mobilità, scelte energetiche, verde pubblico, scuola, economia circolare: queste sono alcune delle questioni che noi vorremmo discutere, guardando avanti… Forse è chi non le affronta e chi pensa che siano questioni futili, che vive fuori dalla realtà e non pensa al futuro».


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