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Tra i borghi monferrini

"Genius Loci" fa 200 presenze nella tappa di Sala

Domenica 25 febbraio

Nella chiesa di San Giacomo tutti i partecipanti alla tappa di Sala

Oltre 200 visitatori hanno preso parte alla penultima uscita autunno-inverno di Genius Loci organizzata dalla Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni in quel di Sala Monferrato. Un appuntamento tra i più partecipati, con un’offerta che ha superato il programma iniziale, per contenuti, curiosità e interventi.

Originale e accattivante la ricostruzione, per aneddoti, delle origini e dei rimaneggiamenti della chiesa di San Giacomo, adoperata dall’archivista Michele Castelli, con sottolineatura, tra le altre, sulle astuzie del curato e sul coinvolgimento popolare, per l’allungamento dell’abside.

Ad offrire un simpatico benvenuto, è stato Roberto Botto, con la recita della sua poesia dialettale dedicata al paese di Sala Monferrato. Di grande suggestione è seguita la visita alla Cascina Morabella della famiglia Turner che, interamente edificata in Pietra da Cantone, esprimere appieno la cultura e la bellezza autoctona del territorio. Recentemente restaurato con maestria e dovizia di particolari su progetto dell’architetto Elisabetta Crova, specializzata anche in ambito paesaggistico, il rustico esprime forme e geometrie viventi date dalle sagome cubiformi degradanti del Bosso sistemato a semicerchio, fino a contemplare l’ordinata posa di Carpini multiformi.

Di impatto, anche, l’ampio cantinone ove sono conservati gli attrezzi da lavoro di una falegnameria amatoriale che, attraverso il profumo del legno e delle resine, e nella varietà degli strumenti, rimanda ad una delle tradizioni artigianali antropiche tra le più nobili e antiche del mondo. Di gioiello in gioiello, la visita è poi proseguita presso l’ex Albergo Italia risalente al 1901, già stazione di Posta con ricovero per i cavalli e, presto, confortevole Bed&Breakfast (Casa Pirulla), di Annalisa Botto e Vittorio Salmaso. Tra i numerosi affreschi finemente eseguiti al suo interno, ve n’è uno che richiama ambienti lacustri e costruzioni lontane dalla cultura locale che, secondo le ricerche della Botto, grazie al ritrovamento di un parafuoco firmato Nino Gambarutti, potrebbe essere ascrivibile allo stesso, la cui compagnia teatrale di spettacoli circensi del tempo, potrebbe aver soggiornato in loco.

Ogni ambiente è rimasto intatto e conservato nel rispetto dell’epoca. Infine, tappa alla più grande nevaia visitabile piemontese situata nel palazzo municipale (struttura cilindroide di circa 9 metri di profondità), con un Cicerone d’eccezione, qual è stato il sindaco Mario Melotti. Ultima uscita di stagione, domenica 3 marzo a San Salvatore Monferrato dove, ancora una volta, Anna Maria Bruno ha saputo scovare il Genius Loci del luogo, per proporre una visita curiosa, sorprendente e sempre originale. L’appuntamento sarà occasione per apprezzare l’opera “San Michele Arcangelo che combatte Satana” di Giorgio Soleri, posta a confronto con quella di “San Michele che abbatte il demonio” di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. Non mancheranno note poetiche, con le liriche dialettali a cura di Mario Lombardo, e musicali, con l’esecuzione dell’arpista Camillo Vespoli.  Info: 348 2211219.


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Augusto Olearo

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