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Gabiano: alla Piagera fra fragole, fagiolini e cavoli by Zanotto

Dove Via San Sebastiano, 60 Loc. Sessana 15020 Gabiano (AL). Domenica mattina aperto (telefonare allo 0142 945186) Gabiano è senza dubbio una terra di confine. E non solo “amministrativamente” (conteso tra il territorio vercellese, quelli astigiano e quello torinese). È di confine perché qui il paesaggio in poche centinaia di metri cambia radicalmente ogni sua caratteristica. Dalle colline verdeggianti e boscose dominate da castelli e chiese, si scende, tutto d’un tratto, alla pianura e il fiume Po si fa carico di questa divisione fra le vicine risaie e le imperanti cime monferrine. E così cambiano anche il terreno, la vegetazione e le coltivazioni. Siamo alla Piagera, località sospesa fra Gabiano e Fontanetto Po, dove la terra fertile si presta alla coltivazione di ortaggi che, dalla notte dei tempi, diventano ogni anno i protagonisti delle bancarelle del noto mercato domenicale che si tiene proprio alla Piagera. Qui si trovano i 50 ettari di terreni dell’azienda di Fabrizio Zanotto, la cui realtà produttiva ha sede a Sessana, altra località collinare del territorio di Gabiano. Da tre generazioni l’azienda si dedica a frutta, ortaggi e agricoltura in generale sul territorio della Piagera. Oggi almeno la metà dei terreni è adibita a ortaggi e la restante parte a mais e frumento. Proprio nel mese di maggio l’azienda, iniziata con Guglielmo, proseguita con Lauro ed ora in capo a Fabrizio, entra nel vivo del primo e principale raccolto: le fragole. Una raccolta che procede normalmente per circa quaranta giorni con una quantità giornaliera di ben sei quintali di piccoli frutti rossi destinati ai mercati torinesi oltre che all’appuntamento domenicale locale della Piagera. La varietà è quella Roxana, di colore rosso intenso, caratterizzata da una maturazione medio-tardiva. La sua dolcezza può essere ottimizzata da un clima equilibrato e soleggiato mentre primavere piovose più a lungo, e la carenza di api, fattore importante per la fecondazione dei fiori e quindi una maggior dolcezza delle fragole, possono essere elementi di contenimento della dolcezza e del colore dei primi frutti a maturare, ogni anno, in Monferrato. «Quest’anno la raccolta è in ritardo – spiega Fabrizio Zanotto – in quanto la crescita è arretrata e, mentre le scorse stagioni eravamo ad oltre la metà del raccolto, in questi giorni abbiamo appena iniziato». Le fragole si prestano a tanti usi: dalla classica torta alla marmellata casalinga oppure possono essere gustate tutte sole. Quando le fragole saranno esaurite, a Casa Zanotto si penserà alla seconda coltura dell’azienda: i fagiolini. Quest’altra coltivazione si estende invece su 25 ettari di superficie e la raccolta solitamente ha inizio intorno alla metà di giugno. «Quest’anno, però – precisa Fabrizio Zanotto – ci spingeremo forse fino ad agosto per via del ritardo dell’annata.» Ideali per il classico minestrone i fagiolini cedono poi il passo nella stagione più fredda alla terza coltura dell’azienda: quella dei cavoli (cinquantamila in tutto), anch’essi perfetti per un caldo minestrone. Ma ora è tempo di fragole, per risvegliare la voglia di frutti freschi, ricorrendo anche alla visita diretta in azienda.

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Beppe Sartirana

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