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La Fabbrica

Santa Caterina a Casale: la raccolta fondi per importanti interventi

Resi noti i risultati dell’attività della chiesa barocca

Alla fine del primo semestre 2019 è tempo di confrontarsi con i risultati dell’attività sulla chiesa di Santa Caterina, frutto di una proficua collaborazione tra i rispettivi Consigli di Ente Trevisio proprietario e dell’Associazione Santa Caterina Onlus detentore del complesso barocco di piazza Castello. Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, alla disponibilità operativa di Santoro Gru e di Geocomp, all’irrinunciabile contributo dei Soci e Donatori privati, ai donatori del 5x1000, A.S. Junior Pallacanestro, Bertone Sementi e tutti i collaboratori della Onlus, Aziende e produttori locali, Associazioni, Studi Professionali e Volontari, le aspettative per il recupero, che fino a pochi mesi fa sembrava un obiettivo irraggiungibile, saranno a breve soddisfatte. Come risultato delle indagini conoscitive si è arrivati infatti a definire il lotto, le modalità e la sostenibilità degli interventi a cui dare corso, in base sia alle urgenze rilevate che alle attuali disponibilità economiche. L’intervento riguarderà prioritariamente l’involucro esterno di cupolina, lanterna e cupola maggiore, ma per ottimizzare tempi e risorse è necessario avviare una raccolta fondi che permetta di includere anche tamburo, affreschi interni della  lanterna e tetti laterali.

Già da inizio anno la squadra della Fabbrica di Santa Caterina, composta da persone con esperienze e competenze diverse e complementari, lavora ‘alla gagliarda’, ovvero con la stessa passione messa in campo dalle maestranze all’epoca della costruzione, così come indicato dalle cronache storiche. Il professionista incaricato Enrica Caire, il consulente per le strutture Simone Giordano, la giovane collaboratrice Sara Vecchiato, sono affiancati dal team di Rosario Ceravolo, sia per l’analisi e valutazione della sicurezza strutturale allo stato attuale, che per il supporto alla progettazione degli interventi per il miglioramento del comportamento strutturale sismico della lanterna. Le prestazioni topografiche, i rilievi strumentali e i monitoraggi sono affidati a Francesco Pisano, che si è avvalso dei supporti operativi del giovane Giovanni Baldi di Geocomp. Gli strumenti utilizzati (droni, laser-scanner, georadar, metal detector) hanno portato ad una approfondita conoscenza delle geometrie, della qualità e consistenza dei materiali, delle tecniche costruttive, per la redazione delle tavole di ammaloramento, degrado e dissesto. Per quanto riguarda la conoscenza storica, indispensabile presupposto alla progettazione, l’attività di ricerca è curata dall’archivista Manuela Meni e dal giovane ed entusiasta Michele Castelli.

È ancora in corso il censimento degli archivi passati ed esistenti, l’interrogazione puntuale degli archivi accessibili, la verifica di indagini e interventi già realizzati sia in epoche storiche che in anni recenti. Affianca le attività di progetto e di indagine l’incaricato per la sicurezza, Giovanni Spinoglio. Il coordinamento del team di professionisti e la supervisione generale sono affidati congiuntamente all’arch. Claudio Colli, amministratore incaricato dell’Ente Trevisio, e a Marina Buzzi Pogliano, Presidente di Santa Caterina Onlus. La conservazione del patrimonio culturale e artistico di Casale ha bisogno dell’apporto di tutti, ognuno per le sue competenze e disponibilità: economiche, materiali o professionali. La Fabbrica di Santa Caterina è una gara di solidarietà aperta alla collettività: il sito www.santacaterinacasalemonferrato.it nella sezione ‘Restauro’ è pronto ad accogliere i nomi dei nuovi partecipanti al fianco di quelli di Aziende, Enti e Associazioni che in questi anni hanno già manifestato sensibilità, contribuendo con donazioni o collaborando per la riuscita delle molte e variegate iniziative proposte. Insieme si può!


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