«Via i rifiuti da Villadeati»: l’appello di Feltrinelli e l’impegno di Azzalin
di Mario Giunipero
È balzato alle cronache nazionali il problema del deposito di rifiuti nell’edificio della ex fabbrica del latte in polvere (nella foto). Un problema molto sentito a livello locale tanto che il sindaco Francesco Azzalin si è già mosso in passato per porre le basi di una bonifica. A lui, in questa battaglia, si è aggiunto l’editore Carlo Feltrinelli, di casa nel castello nel paese monferrino che è stanco di vedere non sanata questa ferita su un territorio così bello.
Le ispezioni e gli appronditi accertamenti dello scorso anno aveva inizialmente tranquillizzato e fatto ben sperare in un risanamento dell’intera area. In effetti, l’impegno del primo cittadino ed il sostegno economico della Provincia di Alessandria e della Regione, avevano ottenuto un primo importante ed indispensabile intervento da parte di una ditta specializzata che ha eseguito un’attenta valutazione degli stoccaggi di rifiuti, consistenti in gran parte di sabbie residuali di fonderia (quindi altamente tossici), contenuti in sacchi, sparsi sul pavimento interno o accatastati (alcuni aperti) nel cortile. Sono stati effettuati carotaggi esplorativi nel sottosuolo e nei terreni fino al sottostante torrente Stura. Fortunatamente l’inquinamento è limitato e le falde acquifere non sono per ora a rischio. Si trattava di passare alla fase successiva, con lo sgombero dei materiali tossici.
Data l’entità della spesa occorrente (il piano complessivo di smaltimento e di bonifica del sito è stato valutato in circa 2 milioni di euro) e le scarse disponibilità economiche del Comune e della Provincia, le speranze del finanziamento erano rivolte alla Regione che ha mostrato attenzione riconoscendo la necessità di risolvere una situazione aggravata dagli anni, con rischio di ulteriore peggioramento (per quest’anno, però, la Regione non ha previsto alcuna risorsa per proseguire con l’intervento).
«Mentre ringrazio Provincia e Regione per l’intervento iniziale di 150.000 euro che ci ha permesso di effettuare le analisi preliminari e preparare il piano di risanamento, spero che la Regione continui a intervenire magari con frazionamenti annuali del costo complessivo». Nei programmi del sindaco, il sito, vasto ed in ottima posizione orografica, quando sarà bonificato potrebbe costituire un nuovo polo economico per tutta la Val Cerrina con insediamenti di piccole attività artigianali e con sviluppi turistici e commerciali.