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Sospeso il cantiere in corso Roma a Trino. Rosso: «Una variante al progetto»

La recente campagna elettorale e il risultato delle elezioni amministrative hanno lasciato dietro di se una scia di polemiche.

La recente campagna elettorale e il risultato delle elezioni amministrative hanno lasciato dietro di se una scia di polemiche, tant’è che la sospensione dei lavori del cantiere di Corso Roma - su disposizione della nuova Giunta - è subito diventato un caso.

A cercare di fare chiarezza sono stati i nuovi amministratori, nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì. «I lavori sono stati sospesi per qualche giorno perché vogliamo vedere se è possibile aggiungere del verde all’asfalto e al cemento che in precedenza era stato previsto e altresì se riusciamo a far risparmiare soldi al Comune addebitando all’Ato 2 di Vercelli, anziché al Comune di Trino, il costo di sistemazione delle fognature e dell’acquedotto che per legge non dobbiamo essere noi a pagare» ha spiegato il vice sindaco e assessore a lavori pubblici e urbanistica Roberto Rosso.

In effetti, a seguito delle verifiche, è stato appurato che i lavori alle fognature erano già stati fatti da Atena nel 2015 e proprio nei prossimi giorni Rosso avrà un incontro con Ato 2 - l’Autorità di ambito che gestisce l’idrico nei territori del Biellese, Vercellese e Casalese a cui per legge spettano i costi dei sottoservizi - e Asm Vercelli (ex Atena) per entrare nel merito della questione.

Ma al di là di questo aspetto, nel prendere in mano il progetto dai cassetti del Comune, il neo vice sindaco sta ragionando sul futuro di corso Roma.

Ad oggi solo il primo lotto è stato portato a termine, invece il secondo è stato rifatto solo in parte: al momento del cambio di giunta mancava solo l’asfaltatura di qualche decina di metri di strada. «Bisognerà capire se rendere la strada tutta pedonalizzabile oppure renderla percorribile dalle automobili. La passata amministrazione ha avuto una buona intuizione, ma metà pedonale come è adesso non ha senso. E visto che abbiamo sospeso il cantiere, chiederò anche all’architetto se sarà possibile fare una variante e mettere del verde: quel pezzo di Trino merita anche delle piante e aiuole, non solo asfalto e autobloccanti. Potrebbe essere anche un modo per rivitalizzare quella zona e tutti i palazzi che si affacciano su corso Roma».

E poi l’ex parlamentare aggiunge. «Tra il fare una cosa brutta e una bella c’è una differenza di costo minima: per questo ho chiesto di togliere dal progetto le due rotonde alla fine dei due lotti, per evitare inutili gimkane, in questo modo risparmiamo anche soldi. Valuteremo anche se eliminare anche la rotonda realizzata davanti al bar Principe, che è orrenda. Ma al momento non vogliamo compromettere quanto è stato già fatto».

 

Portinaro e Balocco: «Fermare i lavori ci pare assurdo. Trino ha bisogno di fare e non di disfare»

Al primo atto della nuova amministrazione la replica dell’opposizione non si è fatta attendere ed è stata affidata all’ex sindaco Alessandro Portinaro e all’ex assessore Paolo Balocco in rappresentanza della lista “Trino Futura”. «Siccome pare che non se ne sia accorto, credo sia opportuno ricordarglielo: caro Rosso, la campagna elettorale è finita».

«Avete vinto e credo proprio che siate stati votati dai trinesi per lavorare e realizzare il vostro programma, non per bloccare lavori già avviati o, peggio, disfare quel che è stato fatto. Sulla vicenda di corso Roma si stanno dicendo un mucchio di inesattezze. I lavori all’acquedotto e alla rete gas sono stati realizzati dai gestori e con spese a loro carico, non a carico del Comune. Non sono state realizzate nuove fognature, tranne i collegamenti interessati dai lavori e il collettamento del condominio Roma, peraltro realizzato a carico dei proprietari. È stato invece rifatto il sistema di raccolta delle acque piovane, che non spetta ad ASM (ex Atena) e che è fondamentale per allontanare le piogge dall’asse stradale. Parlare poi di centinaia di migliaia di euro per i sottoservizi, non ha davvero nessun senso, dato che l’importo di progetto complessivo dell’opera è di 369.000€, oltre ai 240.000€ di piazza Martiri della Libertà, che sono serviti e servono per i lavori di rifacimento delle strade, dell’impianto di raccolta delle acque piovane e per l’illuminazione pubblica, oltre a IVA, somme a disposizione e spese tecniche. Ricordiamo peraltro che questo progetto nasce alla fine del 2011 con Felisati sindaco, proprio con l’intento di ripristinare e risanare il manto stradale, i marciapiedi e parte dei sottoservizi che le radici degli alberi (poi abbattuti) avevano danneggiato. Successivamente tutto è rimasto bloccato con il commissariamento ed è stato necessario ripartire quasi da capo oltre due anni dopo. In ogni caso, i trinesi stiano tranquilli perché non c’è stato nessuno spreco di denaro pubblico».

«A noi pare invece che il tema sia un altro: a Rosso non piace il progetto, probabilmente perché non l’ha pensato e realizzato lui. Se è così, se ne assuma la responsabilità e lo dica. Sia chiaro però che uno stravolgimento dell’esistente significa un allungamento dei tempi e ulteriori disagi per i trinesi, oltre che, con ogni probabilità, un aumento della spesa. Aggiungiamo anche che l’ipotesi di pedonalizzazione dell’intero tratto ci sembra poco funzionale, ma su questo è normale che ci possa esserci un confronto tra posizioni diverse. Ribadiamo, a Trino c’è bisogno di fare, non di disfare quel che già c’è».


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