Manomessi i bancomat di una mezza dozzina di agenzie bancarie cittadine . Il “prelievo con la forchetta”
di m.c/b.c.
Sembrano inarrestabili i ladri che negli ultimi tempi stanno imperversando nella nostra zona. Oltre a “visitare” tabaccherie, abitazioni, negozi e quant’altro, lavorano senza sosta e si portano via anche i chiusini della rete fognaria e manomettono i bancomat per rubare il denaro ai clienti. Gli ultimi raid sono stati segnalati a Cerrina, Giarole e a Casale. Nel primo caso è stato preso di mira il negozio “Martino Coppe” situato lungo la provinciale 590, in frazione Valle. Il furto è avvenuto nel pomeriggio di sabato - tra le 17,30 e le 19,30 - approfittando del fatto che il negozio era chiuso e che i padroni di casa erano usciti per fare la spesa. I malviventi hanno parcheggiato la loro auto sul retro dell’abitazione e, dopo aver tagliato la siepe di alloro alta un paio di metri e tranciato la recinzione metallica, hanno tentato di forzare la porta del negozio, che si è piegata ma non ha ceduto. A questo punto hanno impugnato un piccone con cui hanno sradicato dal muro l’inferriata di una finestra attraverso la quale, dopo averne frantumato il vetro, sono penetrati all’interno dell’edificio
Una volta dentro hanno messo a soqquadro il negozio e poi sono passati nell’adiacente abitazione, spostando anche tutto il mobilio dai muri, alla ricerca di una cassaforte che non hanno trovato. Il bottino è stato piuttosto magro: un orologio e qualche oggetto d’oro. Ingenti invece i danni provocati, in particolare a porte e finestre.
Ad accorgersi del furto il padroni di casa, al loro rientro, i quali hanno chiamato il 112: sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pontestura la cui pattuglia era in servizio di perlustrazione del territorio. Ancora in corso l’inventario per quantificare l’entità del furto e i danni causati.
A Giarole alcuni giorni fa sono spariti i chiusini stradali in ghisa delle rete fognaria: quattordici complessivamente i tombini asportati. Oltre al furto in sè, resta il fatto che avrebbero potuto esserci gravi conseguenze per i passanti nell’eventualità che qualcuno fosse finito nei buchi rimasti scoperti, nonchè pericolo per i veicoli in transito. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei Carabinieri di Occimiano che hanno denunciato un cittadino albanese di 37 anni e un valenzano di 53 anni - dei quali non è stata resa nota l’identità - entrambi residenti nella cittadina dell’oro. I due sono stati individuati come gli autori materiali del furto. Il luogotenente Caputo e i suoi uomini hanno altresì sequestrato ad Alessandria una serie di chiusini in ghisa di provenienza sospetta. I Carabinieri di Occimiano in passato si erano già occupati di furti analoghi compiuti sia in paese che a Mirabello e a San Salvatore: nell’occasione erano state denunciate alcune persone ed era stato effettuato il sequestro di materiale ad un rivenditore di ferro vecchio del capoluogo.
A Casale invece è stata segnalata la manomissione dei bancomat di una mezza dozzina di banche cittadine. In un solo caso si è verificato un furto - 500 euro l’ammontare - mentre negli altri casi si è trattato solo di tentativi. Ad essere prese di mira le agenzie dell’Unicredit di piazza Mazzini, di via Guazzo e di piazza Marinai d’Italia a Oltreponte; della Banca Nazionale Europea di piazza San Francesco, e del Monte dei Paschi di Siena in via Paleologi, dove il colpo sarebbe andato a segno. La tecnica usata dai malviventi è sempre stata la stessa: il “prelievo con la forchetta”. Nella fessura delle casse automatiche viene inserita una sorta di forchetta metallica che blocca le banconote del cliente nel momento in cui effettua il prelievo. Quando questo se ne va, oppure si reca in banca a segnalare il fatto, i ladri recuperano il blocco metallico e con esso il denaro incastrato nella fessura.