L’incertezza del quadro economico generale, le difficoltà di ordine finanziario che caratterizzano il “sistema Italia” ed i timori circa l’evoluzione, nel breve periodo, delle politiche monetarie e fiscali comunitarie e nazionali hanno influito negativamente sulla nati-mortalità delle imprese in provincia di Alessandria.
Secondo i dati diffusi da Movimprese (analisi sulla nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere), a fine giugno, risultavano iscritte al Registro delle Imprese, tenuto, ai sensi di legge, dalla Camera di Commercio di Alessandria, 46.187 imprese contro le 46.697 (-1,1%) di fine giugno 2011 e le 45.999 (+0,4) di fine marzo 2012.
Nel secondo trimestre di quest’anno sono nate in provincia 696 nuove imprese, a fronte di 516 cessazioni, con un saldo positivo di 180 unità. Al netto delle cancellazioni d’ufficio (nel trimestre ne è stata registrata una), il tasso di crescita è stato pari a +0,39% contro lo 0,52% registrato nel periodo aprile - giugno 2011.
Il tasso di crescita provinciale è risultato inferiore anche a quelli registrati in Piemonte (+0,48) e in Italia (+0,52).
L’analisi tendenziale evidenzia un peggioramento del saldo iscrizioni - cessazioni (da + 216 del secondo trimestre 2011 a +180 dello stesso periodo di quest’anno) ed un rallentamento sia delle iscrizioni (da 762 a 696) che delle cessazioni (da 546 a 516), mentre il confronto con il primo trimestre 2012 mostra andamenti diversificati. Le iscrizioni scendono dalle 939 del primo trimestre alle 696 del trimestre in corso e le cessazioni da 1.445 a 516 mentre il saldo passa da -506 a +180.
A livello di settori di attività economica è risultato in calo il numero di imprese appartenenti ai comparti dell’agricoltura (-450 imprese e -4,3%), dell’industria (-90 e -1,8), delle costruzioni (-9 e -0,1) e del commercio (-64 e -0,6); per contro è cresciuto il numero delle imprese del turismo (+76 e + 3,0) e degli altri servizi (+70 e + 0,71).
L’analisi dei dati disaggregati per natura giuridica delle imprese evidenzia una diminuzione del numero delle società di persone (-167 e -1,8%) e delle imprese individuali (-485 e -1,7) mentre è cresciuto il numero delle società di capitali (+156 e +2,1) e delle altre forme (cooperative, consorzi, ecc.) aumentate di 16 unità, pari all’1,8%.
Come di consueto, nel secondo trimestre dell’anno, a differenza di quanto accaduto nei primi tre mesi, la demografia d’impresa, è stata meno influenzata da fattori stagionali per cui le dinamiche di iscrizioni e cancellazioni hanno finito per attestarsi su valori pressoché fisiologici, senza punte in eccesso, in un senso o nell’altro, anche se gli indicatori considerati evidenziano, comunque, un rallentamento rispetto al secondo trimestre del 2011.
Imprenditori alla finestra
«L’andamento del numero delle imprese in provincia nel secondo trimestre dell’anno - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti - appare poco soddisfacente specie se confrontato con le risultanze del corrispondente periodo dello scorso anno. Le crescenti difficoltà che caratterizzano le economie sviluppate ed emergenti del pianeta, il clima di incertezza che continua a prevalere in Italia a livello politico ed economico, il ridotto potere d’acquisto dei consumatori hanno certamente influito sulla propensione dei potenziali imprenditori ad investire in nuove iniziative».
«L’analisi dei dati - ha proseguito il presidente della Camera - evidenzia, comunque, un recupero rispetto al primo trimestre dell’anno, recupero che è risultato particolarmente significativo per i settori del turismo e degli altri servizi, che hanno incrementato in misura consistente il proprio stock di imprese».
«Un altro elemento positivo è costituito dalla crescita del numero delle società di capitali, delle cooperative e dei consorzi, cioè delle forme giuridiche proprie delle imprese più strutturate. Il che – ha concluso il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria - sta a significare un rafforzamento del sistema imprenditoriale alessandrino sotto il profilo qualitativo pur in presenza di un modesto ridimensionamento quantitativo».