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A Casale Monferrato
Troppi piccioni in città: via al contenimento
L'assessore Lombardi fa il punto sulle azioni della Giunta

Assessorato all’Ambiente in prima linea per contrastare la proliferazione dei piccioni. L’Amministrazione cittadina, infatti, ha avviato un piano di contenimento di durata quinquennale 2021-2025 con il fine, come ci spiega l’assessore Maria Teresa Lombardi, di «disporre azioni più efficaci e risolutive in ambito urbano, viste le perduranti situazioni di degrado e di criticità igienico sanitarie, segnalate dai cittadini, connesse alla presenza di colonie di colombi in special modo in alcune zone del centro storico cittadino».
La normativa comunale risale al 2000 quando venne emanata un’ordinanza che impone il divieto di distribuire mangimi ai colombi, l’obbligo di chiusura di tutti i varchi che possono consentire l’accesso nei fabbricati e il divieto di liberare in città colombi catturati altrove. «Oltre a provvedere all’installazione di dissuasori di accesso presso gli stabili comunali - prosegue l’assessore Lombardi - dal 2000 ad oggi si è provveduto anche all’emanazione di provvedimenti ordinativi specifici nei confronti dei proprietari o amministratori degli stabili privati che presentano maggiori criticità, per l’effettuazione degli interventi strutturali necessari. Purtroppo si è preso atto che tutte le azioni messe in atto non sono state risolutive e che i metodi indiretti messi in atto dai proprietari degli stabili fanno sì che i colombi nell’immediato si spostino in altro fabbricato dove nascondersi e riorganizzare la colonia».
A fronte, dunque, di un persistere del problema, soprattutto in centro, «dove la conformazione architettonica dei palazzi antichi offre molti punti di appoggio e riparo ai colombi e la presenza di stabili in disuso favorisce l’insediamento e la proliferazione delle colonie», il Comune ha optato per un esame della tematica su un arco quinquennale: «Per l’ambito urbano si è valutato di riproporre e dare nuovo impulso a tutte le azioni disposte dalle Linee Guida regionali: l’informazione alla popolazione, un nuovo censimento secondo il metodo del distance sampling applicato al metodo del transetto lineare, una ordinanza che rinnovi le disposizioni per le norme comportamentali e gli interventi strutturali negli stabili quali azioni indirette, interventi di allontanamento mediante rapaci ammaestrati, metodi diretti di riduzione numerica (gabbie trappola) effettuati da ditte specializzate».
«Il piano di contenimento colombi - annuncia l’assessore Lombardi - prevede anche interventi in aree agricole, questi ultimi da eseguirsi secondo il vigente Piano della Provincia di Alessandria, competente per tale ambito e con gli interventi che il Servizio Tecnico Faunistico Provinciale valuterà di effettuare». Si tratta di un piano che ha ottenuto parere favorevole da Ispra, dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e dal Servizio Veterinario dell’Asl.
La ditta responsabile del servizio ha già riscontrato un superamento del limite di legge: «Sono in corso le valutazioni per la ricerca di operatori qualificati e per la definizione delle modalità di esecuzione degli interventi di cattura - annuncia l’assessore - L’obiettivo generale dell’Amministrazione comunale è quindi quello ridurne la densità ad un livello accettabile dalla gran parte della cittadinanza al fine di garantire la tutela dell’igiene e del decoro urbano e la tutela del patrimonio storico-artistico».
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