Tribunale di Casale: con il decreto del Consiglio dei Ministri si va verso l'accorpamento con Alessandria
Le notizie che arrivano in queste ore da Roma non promettono nulla di buono per la sorte del Tribunale di Casale. Infatti la riunione del Consiglio dei Ministri sospesa alle ore 1,30 di venerdì 6 luglio, è ripresa alle ore 10. Il Consiglio ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie che da attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 approvata dal precedente Esecutivo.
Attuando in maniera rigorosa i criteri di carattere tecnico previsti dalla legge delega, lo schema di decreto legislativo – che ora passerà alle Commissioni parlamentari per un parere obbligatorio ma non vincolante – prevede:
- la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali (tra cui Casale Monferrato) e di 38 procure;
- la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale;
- la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, la cui pianta organica non subirà alcun ridimensionamento.
A questa riorganizzazione si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha già portato all’individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle quali è atteso il parere delle commissioni competenti. Alcuni criteri – non derogabili – di delega seguiti dal Governo hanno inciso pesantemente sulla possibilità di sopprimere e accorpare uffici di dimensioni inferiori agli standard individuati, come ad esempio l’obbligo di permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluogo di provincia. Il secondo limite è stato rappresentato dalla cosiddetta ‘regola del tre’ (non meno di tre tribunali e procure per ciascun distretto di Corte di Appello), che ha impedito la soppressione di uffici palesemente al di sotto degli standard fissati. Proprio la concomitanza di queste due regole ha ristretto notevolmente l’ambito di intervento sul totale dei 165 tribunali.
Eppure ieri, giovedì 5 luglio, le notizie erano confortanti in quanto pareva esserci uno slittamento delle decisioni fino a settembre. Erano stati i partiti a fare pressione e quindi a determinare la sospensione del taglio dei 36 palazzi di giustizia e delle 220 sezioni distaccate. Il blocco sarebbe arrivato dopo un confronto tra il ministro della Giustizia Paola Severino e i tre rappresentati della “maggioranza”: Andrea Orlando per il Pd, Enrico Costa del Pdl e Roberto Rao dell’Udc.
Intanto sul fronte delle iniziative per salvare il nostro tribunale, ieri l’Ordine degli Avvocati di Casale ha aderito in blocco allo sciopero indetto dall’OUA (Organismo Unitario Avvocatura) che è stato condiviso da oltre cento Ordini in Italia.
«Un’azione che serve a ribadire con forza la nostra contrarietà al provvedimento del Governo», sottolinea Pietro Caire, presidente dell’Ordine Forense casalese il quale annuncia che presto saranno intraprese altre azioni in collaborazione con l’Unione regionale delle curie, l’organismo che raggruppa gli ordini forensi di Piemonte e Valle d’Aosta.
Nel frattempo anche il Consiglio del Collegio dei Geometri di Casale, presieduto da Mirto Missana, ha assunto una delibera con la quale prende posizione contro la chiusura del Tribunale cittadino.
«Il tribunale di Casale non rappresenta solamente un’istituzione dove si celebra la Giustizia - si legge in una nota del Collegio Geometri - Intorno ad esso ruotano molte attività economiche che, per crescere e svilupparsi, in generale hanno necessariamente bisogno della vicina presenza di questa istituzione, a patto che sappia risolvere con celerità i contenziosi, visto che sviluppo economico e necessità di giustizia sono indissolubilmente legati tra loro».
Intorno al Tribunale - continua la nota - ruotano altri organismi economici, alcuni di carattere professionale, come quello dei Geometri liberi professionisti. Come in pochi altri casi in Italia, (in Piemonte vi è un caso analogo a Mondovì), a Casale Monferrato, pur non essendo capoluogo di provincia, vi è la sede del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati, (tra l’altro uno dei Collegi più antichi, non solo del Piemonte).
I geometri liberi professionisti iscritti in questo collegio sono oltre 300, risiedono e operano in tutti i Comuni del circondario, includendo anche Moncalvo, sviluppano processi economici anche attraverso l’attività professionale di carattere tecnico legale risultando, taluni, consulenti tecnici del giudice. Esiste un rischio che potrebbe legare alla soppressione del Tribunale casalese anche l’accorpamento del Collegio dei Geometri di Casale ad altro collegio provinciale, riducendo così ulteriormente i motivi di interesse e di convergenza verso questa città.