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Progetto a Valenza
Nuovi pannelli: primo step verso il Museo del lavoro orafo
L'iniziativa nello storico complesso di San Domenico
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Saper fare, mano a mano. È il filo conduttore dei nuovi pannelli installati in via IX Febbraio, lungo il porticato esterno dello storico edificio il complesso di San Domenico, presentati nella tarda mattinata di lunedì 12 luglio. “Si tratta del primo step verso il Museo del lavoro orafo – ha dichiarato il sindaco Maurizio Oddone – molto importante sotto due punti di vista: innanzitutto è il segno tangibile dell’inizio di un percorso e in secondo luogo ci troviamo in una zona che è stata poco curata.
Questa operazione, oltre al museo, rappresenta la volontà di rendere la nostra città più visibile e attrattiva, riconoscendo ai valenzani la loro maestria nel lavoro artigianale, e ‘saper fare, mano a mano…’rievoca proprio queste capacità, e ridando impulso alla città”. A connotare in modo distintivo i banner sono le immagini fotografiche di mani orafe al lavoro (opera di Carlo Lenti) accompagnate da citazioni di filosofi, come Jacques Derrida e James Hillman, e di artisti, come Henry More. “È un momento emozionante per tutti – gli ha fatto eco l’assessore ai beni Culturali, Alessia Zaio – perché dopo soli otto mesi non pensavamo di riuscire a muovere i primi passi in Regione e ad affidare un incarico all’architetto Luca dal Pozzolo della Fondazione Fitzcarraldo.
Colgo l’occasione anche per ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Confindustria, Mani Intelligenti e DiValenza, finalmente uniti verso un obiettivo comune, senza dimenticare il direttore della Biblioteca Civica Riccardo Massola, sempre presente, che crede fortemente in questa realizzazione”. Il vice presidente della Fondazione Cral, Cesare Rossini, oltre a portare i saluti del presidente Luciano Mariano, impossibilitato a presenziare, si è complimentato per il recupero, “il rispetto del passato è alla base del futuro”, e per l’unità d’intenti posta in essere dai vari attori, “quando si fa squadra si riesce ottenere qualcosa: la fondazione è e ci sarà in futuro per iniziative di questo tipo”. L’ultimo intervento è stato appannaggio dell’architetto Luca dal Pozzolo che ha ricordato come il museo non sarà solo inteso come esposizione di oggetti, bensì come valorizzazione del saper costruire relazioni industriali e della storia e della manualità dei maestri orafi cittadini, in coerenza con la candidatura Unesco che avrà un seguito.
Nell’occasione sono stati illustrati da dal Pozzolo i prossimi passi che porteranno alla costituzione del Museo del lavoro orafo, ovvero il coinvolgimento della città, la realizzazione di una cartografia dell’arte orafa e l’ideazione, per il sistema museale, di una parte multimediale e sulla rete che dovrà far conoscere Valenza il più largamente possibile”. I pannelli sono stati realizzati anche grazie al contributo di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Confindustria Alessandria, Fondazione Mani Intelligenti e Consorzio del Marchio Orafo DiValenza. “Questa ‘esposizione’ – ha aggiunto il sindaco Oddone ringraziando l’Assessore Zaio per l’idea – serve anche a mantenere decorosa quella che sarà l’entrata del prossimo museo”. Si tratta senza ombra di dubbio “di un bell’inizio: nonostante tutto, noi ci siamo e siamo partiti” ha commentato Alessia Crivelli, presidente della Fondazione Mani Intelligenti e neo vice presidente di Confindustria Federorafi, mentre Barbara Rizzi, presidente del DiValenza, ha ringraziato le “aziende del Consorzio che hanno partecipato a questa iniziativa, perché comunque apprezzano le iniziative del consorzio, attività di servizio che valorizzano la città e il distretto orafo”. Hanno preso parte alla presentazione, tra gli altri, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, anche il vice sindaco Luca Rossi, l’Assessore Paolo Patrucco.
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