Articolo »
Il 59° Don Giuseppe Palena
Il premio a chi fa del bene: al Mutuo Soccorso consegnate le benemerenze 2019
Don Angelo Francia, nel ringraziare i presenti per la loro assidua partecipazione, ha rilevato quanto profondo sia stato apprezzato l’apostolato di don Palena

Domenica, nel salone dell’associazione Mutuo Soccorso sono convenuti in molti, fra cui il sindaco di Pontestura Franco Berra ed il generale degli Apini Luigi Graziano per assistere alla consegna del 59° Premio di Bontà “Don Giuseppe Palena” e degli attestati di benemerenza.
La cerimonia è stata aperta da Mariuccia Merlo che ha ricordato l’origine della ricorrenza, voluta dal senatore Paolo Desana e dal cavaliere Luigi Braghero perpetuando la memoria di don Palena, un sacerdote tanto amato dai parrocchiani dell’Addolorata di cui fu rettore per 35 anni fino alla sua scomparsa nel 1960. A sua volta, il neo presidente del Mutuo Gianfranco Salvadori ha confermato la generosità di don Palena il quale si privava delle sue già limitate disponibilità materiali per aiutare i bisognosi, tanto da venire considerato “Il San Francesco di Borgo Ala”. Don Angelo Francia, nel ringraziare i presenti per la loro assidua partecipazione, ha rilevato quanto profondo sia stato apprezzato l’apostolato di don Palena se si continua a ricordarlo mantenendo questa tradizione da molte persone e così a lungo.
Le premiazioni sono iniziate con la consegna degli attestati di benemerenza ai medici Elisabetta Gattoni e Mario Botta (ex primario) del reparto di Oncologia dell’ospedale di Casale, segnalati dal direttivo del Mutuo Soccorso. La dott. ssa Gattoni, oltre ad essere molto impegnata nell’attività professionale al Santo Spirito, tramite l’associazione “D Maiuscola” si attiva con i suoi colleghi «per dare sicurezza alle donne che intraprendono un percorso chemioterapico»
Il dott. Botta, attualmente in quiescenza svolge svariate attività di volontariato fra cui visite mediche gratuite ed è il presidente di Pulmino Amico «a cui collaborano 44 volontari in spirito di amicizia, con i quali condivido questo riconoscimento».
Il Premio di Bontà quest’anno è stato assegnato a due persone: Caterina Bosso Dell’Aversano, scomparsa prematuramente, segnalata dai parrocchiani dell’Addolorata. «Era dotata di tanta fede, bontà e spirito di sacrificio conservato fino all’ultimo, anche quando le forze le venivano a mancarle». A ritirate l’attestato sono intervenuti i suoi figli Dario e Marco.
L’altro premiato ex aequo è stato Eugenio Riviera, alpino di Pontestura, «una persona che non ama mettersi in mostra, ma sempre pronto ad intervenire con risposte importanti facendo dell’approccio iniziale il trampolino di lancio per iniziare il servizio». Accompagna con il sorriso e la bontà d’animo i compaesani in difficoltà motorie, gli ammalati ai centri medicali, sostiene la parrocchia e le attività dell’oratorio. A presentarlo è stato Gianni Ravera il quale ha tra l’altro ricordato la consolidata tradizione operativa di volontariato fatto col cuore dagli alpini di Pontestura, già menzionati in passato anche per lo spirito di amicizia che li accompagna. Riconoscimenti per la loro lunga attività al Mutuo, sono andati a Luciano Deandrea, simpatico presidente per tanti anni e a Romeo Guidi, suo successore fino a pochi giorni fa, dotato di grande umanità, presente pur con difficoltà di salute. La cerimonia si è conclusa con lo scambio degli auguri natalizi e la sempre gradita fetta di panettone offerta a tutti i partecipanti.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"