Imprenditori, attese positive: la domanda estera traina la ripresa
di Carlo Beltrame
L’indagine congiunturale per il primo trimestre del 2016 di Confindustria Alessandria è la numero 165 di una serie cominciata oltre quaranta anni fa e curata da un efficiente ufficio studi che “ascolta” regolarmente oltre cento aziende dell’associazione di via Legnano ed è, pertanto, in termini previsionali, un osservatorio economico di primaria importanza nella nostra provincia.
Nel corso dei trimestri del 2015 i titoli delle indagini avevano sintetizzato così le quattro tappe:
1) L’economia è ancora fragile (ma dobbiamo continuare a spingere la nostra locomotiva);
2) Positivo il segnale dai settori eccellenti (elementi più rassicuranti influenzano le attese degli imprenditori, anche se il periodo difficile non è ancora del tutto alle spalle);
3) Si rafforza la fiducia nella ripresa con aspettative ancora ottimistiche (il presidente Luigi Buzzi indica così le leve per crescere: più conoscenza, concorrenza, lavoro e meno burocrazia);
4) La crescita si stabilizza (riscontri positivi per l’andamento della nostra economia).
Ci siamo inoltrati nel 2016 e per l’industria, questo è il titolo dell’indagine per il primo trimestre: «Il clima di fiducia rimane positivo».
«Dobbiamo ora dare slancio alla risalita della nostra economia - ha detto il presidente Buzzi - E dare priorità agli investimenti». Per le imprese manifatturiere locali gli indicatori previsionali mostrano un andamento anche migliore rispetto al trimestre passato e all’anno trascorso, con dati positivi in particolare per produzione, occupazione, ordini totali ed export, e per la propensione ad investire.
Le attese positive degli imprenditori si evidenziano anche dalla tenuta del grado di utilizzo degli impianti, dal calo del ritardo negli incassi, e dalla crescita del numero di intervistati che ha lavoro per più di un mese.
In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è a +10, permane positivo quello della produzione a +14, e sono in crescita gli indicatori degli ordini totali a +13 e degli ordini export a +18. È invece negativa la previsione della redditività a –2.
Buoni riscontri si registrano per la previsione di ricorso alla cassa integrazione che resta marginale e in calo, come segnalato dal 12% degli imprenditori del campione, così come sono sempre in netta maggioranza gli intervistati (l’82%) che prevedono invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti è elevato al 74% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, risale ed è dichiarata dal 76% degli intervistati. Scende ancora il ritardo negli incassi ed è segnalato dal 39% degli imprenditori, mentre il 79% ha lavoro per più di un mese, dato in crescita.
I settori produttivi più rappresentativi mostrano andamenti nel complesso positivi, in crescita, in particolare per metalmeccanico e chimica; più discontinui per gomma-plastica, e anche per il comparto alimentare, quest’ultimo legato come di consueto alla stagionalità.
La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese mostra invece previsioni meno favorevoli rispetto al trimestre precedente, con occupazione che scende a –12, il livello di attività a –5 e i nuovi ordini a zero, e torna negativo il dato per la redditività. Cala all’80% l’indice per chi ha lavoro per più di un mese.
«Il clima di fiducia - ha commentato Luigi Buzzi - tra le nostre imprese rimane positivo e questa nuova analisi per il primo trimestre 2016 prevede un andamento per le aziende manifatturiere persino migliore rispetto alle precedenti indagini, che trova conferma anche nei dati emersi dallo studio riferito al territorio regionale. Si tratta ora, perciò, di dare slancio alla risalita della nostra economia, con priorità al rilancio degli investimenti. Dobbiamo tuttavia comunque rilevare le difficoltà del panorama globale: a livello internazionale infatti il quadro resta più freddo ed è influenzato sia da fattori poco dinamici nel contesto economico europeo e dei Paesi emergenti, sia dalle turbolenze derivanti dalle criticità dello scenario politico mondiale e dagli attacchi terroristici».
«Il riscontro positivo che evidenzia il nostro rapporto trimestrale - ha specificato il direttore Fabrizio Riva - non riguarda solo la nostra provincia. Nell’analisi regionale, infatti, si scrive: “L’indagine non registra particolari novità rispetto alle rilevazioni precedenti, prolungando una tendenza cautamente favorevole in atto da alcuni trimestri. Il clima di fiducia permane positivo”. Occorre, tuttavia, tener presente che la crescita appare ancora legata in gran parte ai mercati esteri, e che la domanda interna resta debole. L’auspicio è che si rafforzino i segnali positivi che oggi riscontriamo».