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Venerdì 23 febbraio
"Impression" al Municipale di Casale: luce, danza e pennellate
Lo spettacolo diretto da Melina Pellicano

Venerdì 23 febbraio alle 21, la Compagnia Bit porterà in scena al Teatro Municipale di Casale Monferrato la sua ultima produzione dal titolo “Impression” (biglietti in vendita su VivaTicket.com e al botteghino del teatro la sera dello spettacolo): danza, parole, videoproiezioni, musica, luci e suoni faranno rivivere sulla scena la vita e le opere del pittori impressionisti.
Otto straordinari performer descriveranno la varietà di emozioni che si sono materializzate nelle opere più rappresentative dell’impressionismo francese, i loro movimenti comporrano sul palco disegni e immagini, mescolati a suoni, luci e videoproiezioni.
Impression è una narrazione affascinante in grado di coinvolgere tutti i sensi tramite Tableaux vivants di matrice impressionista: le Déjeuner sur l’herbe di Edouard Manet, Il Bal au moulin de la Galette di Pierre-Auguste Renoir e tanti altri celebri dipinti prenderanno vita sul palco in uno spettacolo originale e di grande impatto visivo.
Impression è un viaggio nella Parigi bohémienne e nell’esperienza personale di questi geniali artisti “cacciatori di luce”, con il loro modo speciale di catturare l’istante e di imprimerlo per sempre sulla tela.
Si respirerà “Impressionismo” dall’inizio alla fine, sarà come passeggiare su una strada di Parigi e un attimo dopo rivivere quadri, storie ed emozioni vissute, sarà come fluttuare tra l’Arte e la Vita.
A introdurci in questo affascinante mondo, in cui movimenti e pennellate si uniscono, è la regista Melina Pellicano: «La mia passione è per tutto ciò che è creatività, dall’arte figurativa, poi la pittura, fino alla scultura. L’arte visiva è sì assimilabile alla danza, in particolare dalla materia in movimento, punto fisso dell’Impressionismo. Un quadro si muove e prende vita grazie alle scelte del pittore, la percezione emotiva è fissata dalla pennellata. La danza evoca la realtà come la pittura impressionista».
I danzatori si muovono immersi dalla luce? «L’idea del video mapping sviluppa tutte le possibilità di tecnologia. La proiezione consiste nella luce, i danzatori sono immersi in questo dipinto, come se volessero catturare l’essenza. La luce si impossessa del corpo stesso dei danzatori e ne deriva una percezione emotiva».
Cosa la affascina del mondo impressionista? «Impressioni visive e suggestioni vengono raccontate attraverso i quadri. Non necessariamente si rappresenta il quadro nella sua interezza, ma emerge anche la poetica degli impressionisti, degli uomini e la loro rivoluzione espressiva. Il nuovo che avanza rispetto al vecchio, la loro tensione e il loro coraggio».
Un’armonia scenica che si completa con la musica: «Dietro lo spettacolo c’è anche un lavoro di ricerca musicale, proposto da Stefano Lori, attraverso la scelta di musiche in base a pittura e danza, utile a raggiungere un’unica armonia. Nello spettacolo emerge tanta bellezza, secondo i canoni classici, il tutto in un racconto di innovazione artistica che volge verso la Natura, celebrata dall’impressionismo e l’innovazione viene ammirata. Mi affascina tutto ciò che è cambiamento, rispetto al passato. Ammiriamo il coraggio di questi artisti, tra questi Berthe Morisot, la prima pittrice impressionista, prima donna ad affermarsi come professionista in quel mondo», ha concluso la coreografa.
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