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  • 01 maggio 2020
  • Casale Monferrato

L'intervista

'Sarita' Errani e Giulia Gabba, un'amicizia in campo e fuori

Così Sara Errani, già nella top 5 WTA di singolare e leggenda del doppio: «L’amicizia tra me e Gabba nasce a tredici anni, nelle coppe a squadre e nei raduni federali»

Nel 2007 arrivano i primi due titoli di doppio vinti insieme a livello professionistico, nel 25mila $ di Capriolo e all’Itf con 50mila $ di montepremi a Latina. E poi i quarti di finale al Wta di Acapulco, battute solamente da Maria Elena Camerin e Flavia Pennetta. L’intesa si intuiva sarebbe stata vincente. Un legame forte che le ha viste incontrarsi a livello giovanile, sin dai primi raduni federali. Da una parte la pacatezza sabauda, dall’altra la genuinità romagnola. Entrambe classe ’87, Giulia Gabba ha raggiunto in quell’anno i best ranking di singolo e doppio, posizionandosi rispettivamente alla 183^  e 157^ piazza Wta. Due anni prima ottenne la miglior collocazione a livello junior, al numero 15 under 18: in quel periodo ottenne scalpi importanti come Victoria Azarenka, Nicole Vaidisova ed Ekaterina Makarova. Quel 2007 che la vide brillare sull’erba di Wimbledon, issandosi al secondo turno di qualificazioni. L’altra ‘partner in crime’ si chiama Sara Errani: attualmente numero 169 Wta, nel 2012 dopo la finale al Roland Garros contro Maria Sharapova raggiunse la top 5, e ad agosto dello stesso anno la semifinale allo Us Open, con quegli occhi azzurri che trasmettono vera passione. L’unica, insieme a Roberta Vinci, a ottenere e completare il Grand Slam di doppio, aggiudicandosi Parigi, New York, Australian Open e Wimbledon. Senza dimenticare i successi in Fed Cup con la ‘magica’ Italia. Ora una fase di transizione per risalire la china e cancellare quella mini parentesi buia della sua carriera, tornando a far risplendere il suo tennis. A febbraio, il contatto tra le due, che in carriera si sono scontrate solo due volte, dividendosi il record degli head-to-head: Errani batté Gabba nel 2005 a Catania, mentre Giulia estromise ‘Sarita’ al Wta di Palermo. Ricordiamo anche il trascorso nel medesimo club in A1, il Circolo Tennis Albinea. Nel già citato Wta Abierto Mexicano di Acapulco, edizione 2020, le due si sono riunite per avviare una collaborazione, l’una come coach (affiancando Lozano) e l’altra come giocatrice. Errani raggiunge il secondo turno nella rassegna messicana, partendo dalle qualificazioni: l’aggiunta di smorzate, variazione del gioco, aggressività verso la rete, frutto dell’ingegno monferrino.

Ma lasciamo parlare le protagoniste di questa bella storia di sport. «L’amicizia tra me e Gabba nasce a tredici anni, nelle coppe a squadre e nei raduni federali, fin da subito c’è stata molta intesa e abbiamo coltivato quest’amicizia nel corso del tempo, sia fuori che dentro il campo da tennis». Racconta Errani, raggiunta telefonicamente a Valencia, in stop anche lei per la pandemia. «Beh, Acapulco mi ha fatto riscoprire sensazioni positive, e ho avuto la fortuna di avere Giulia in panchina, che mi ha trasmesso tantissima serenità. Giocavamo lo stesso torneo nel 2007 e tredici anni dopo abbiamo recuperato quei bellissimi ricordi che mi hanno permesso di esprimere un buon livello di gioco. Dal mio punto di vista è stata una settimana veramente top». Guardando in là nel tempo, nel loro archivio delle partite giocate ci sono anche gli Internazionali Bnl d’Italia. « Ogni anno prima che inizi il torneo di Roma, ricevo sistematicamente sul telefono il messaggio di Gabba. E cito testuali parole: ‘Errani chiedi wild card per il doppio’. Quindi dai, un giorno (magari non troppo lontano) succederà di rientrare insieme sul ‘Pietrangeli’. Speriamo». E lo stop del circuito come viene interpretato dai professionisti? Ce ne parla la ‘socia’: «Innanzitutto sono felice per le parole di Sara nei miei confronti. In questa fase i ‘pro’ stanno cercando di allenarsi a casa, facendo preparazione atletica o eseguendo esercizi di yoga e pilates per mantenere l’elasticità fisica. Per esempio io non mi sono mai allenata così tanto…». E anche per Giulia i ricordi della carriera vanno ad Acapulco 2007: «Oltre ai quarti di finale in doppio avevamo giocato un bel torneo, condividendo spazi e allenamenti, in una trasferta sudamericana lunga tre settimane, potendo interagire anche con Pablo Lozano, coach di Sara». Roma, il sogno c’è ogni anno: «Speriamo che attraverso quest’intervista si possa rendere ufficiale la cosa. Ogni anno a Sara invio realmente un messaggio. Mi piacerebbe ritornare al Foro Italico e giocare il doppio con lei». Giulia è anche maestra di tennis, nel club che l’ha vista crescere, ossia la Canottieri Casale, e guida dell’ A1 femminile, insieme al maestro Giugiu Massola. «I miei bimbi stanno scalpitando per cercare di tornare a calcare i campi. Il tennis permette di riprendere e la distanza avvantaggia questo approccio. Attendiamo decaloghi più dettagliati per iniziare in totale sicurezza». Il tennis internazionale è fermo fino al 13 luglio, ma nel frattempo le due amiche si sentono via whatsapp, magari in videochiamata, sognando il ritorno di fiamma nella coppia (per il doppio): Errani copre da fondo campo, Gabba ricama pennellate a rete. Per adesso la collaborazione proseguirà con un rapporto tra coach e giocatrice. E poi scorrendo la cronistoria del tennis monferrino, Errani era già passata dalla ‘Cano’, proprio per un allenamento con Giulia, entrambe di ritorno da Wimbledon: sì, la ricordano come quella ragazza dagli occhi azzurrissimi.


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