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Coronavirus

Al Balbo la lezione sulle pandemie di Piero Olliaro

Piero Olliaro, monferrino d’origine, è docente di Malattie Infettive correlate alla Povertà alla Oxford University e, dal 1993, è residente a Ginevra, dove è stato titolare di cattedra per l’OMS

Oltre 130 studenti dell’Istituto Superiore Balbo, giovedì 9 aprile, hanno seguito, online, una speciale lezione di malattie infettive e di Coronavirus, con Piero Olliaro, monferrino d’origine, docente di Malattie Infettive correlate alla Povertà alla Oxford University e, dal 1993, residente a Ginevra, dove è stato titolare di cattedra per l’OMS.   

A tracciare la prolusione della lezione è stato il prof. Marco Porta, docente di Fisica al Balbo e amico di lunga data di Olliaro, già dai tempi del liceo a Casale Monferrato.  Sono state due intense ore di lezione, sia in approfondimento agli aspetti della malattia pandemica, sia rispondendo alle puntuali domande degli studenti. Nel congedo, Olliaro ha offerto una saggia sollecitazione alla riflessione sul ruolo dei giovani, durante e dopo l’emergenza sanitaria. Le epidemie del passato hanno cambiato il mondo e, anche questa, lo cambierà; speriamo, però, che non torni esattamente come prima” ha esordito Olliaro. “Questa pandemia ha evidenziato diversi punti deboli; occasioni di riflessione, affinché si crei una massa di opinioni, per muoversi verso soluzioni di vita migliori”. Il cattedratico ha parlato di falle globali del sistema, di carattere medico e, ancor più, a livello sanitario e politico. “L’Italia aveva un Sistema Sanitario nazionale modello che, col tempo, è diventato meno efficace, per scelte politiche. Lo ha ben dimostrato questa pandemia che, convogliata verso ospedali e Pronto Soccorso, senza più adoperare l’azione filtrante garantita dai Medici di Medicina Generale, ha generato enormi problemi”. 

Tra le domande degli studenti, non sono mancati passaggi sui tamponi, sui test veloci e sulle analisi sierologiche, sul funzionamento dell’immunità di gregge, sui vaccini e sul plasma. “La capacità del sistema di fare test, sebbene stia aumentando, resta insufficiente” ha detto Olliaro, “le cose cambieranno con i test rapidi e le analisi sierologiche”. Relativamente alla capacità di contagio, invece, Olliaro è partito dal Reproduction Number, il numero di riproduzione di base che, in epidemiologia, indica la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. “Il potenziale non è un valore intrinseco al virus. Le variabili sono diverse. Dipende anche da quanto la popolazione vi resta in contatto, dalla trasmissibilità tra i casi asintomatici, dalla probabilità di infezione e contatto insieme, da quanto resta trasmissibile dopo la malattia e quanto la popolazione sia suscettibile. Inoltre, lo stesso virus può produrre evidenze diverse a seconda dei fattori socio-economici, climatici e geografici, nonché delle misure prese in ogni singolo e diverso territorio”.  In attesa del vaccino, torna ad essere ricorrente il tema dell’immunità. “Il grado di protezione di una popolazione è dato dalla proporzione di infetti rispetto ai non infetti, ovvero dall’immunità sviluppata in modo naturale o in forma artificiale indotta (vaccino). In assenza di un vaccino, il modo naturale, comporta, evidentemente, il superamento della proporzione pagando lo scotto della malattia e della mortalità”. Sui tempi dei vaccini, Olliaro ha ricordato che affinché siano efficaci, devono collaborare tra loro tre elementi essenziali: antigene, vettore e adiuvante.

Non sono mancate domande anche sul plasma dei convalescenti come soluzione per creare immunità. “Il transfer passivo di anticorpi policlonali non è soluzione al trattamento; serve per dare tempo all’organismo di creare i propri anticorpi per ridurre l’impatto della malattia. Infine” ha concluso l’esperto, “il tempo di generazione dipende dalla frequenza dei contatti durante il periodo infettivo”. Tra le domande, infine, non poteva mancare una valutazione sulle misure adottate in Italia per combattere il Covid19.  “Credo che si sarebbe dovuto applicare, subito, il tutti a casa; soprattutto, a livello di diagnosi, portando la Sanità, organizzata in modo capillare, verso il paziente”. La lezione sarà disponibile per tutti gli Istituti Scolastici e docenti richiedendola direttamente al Balbo.


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