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Vignale Monferrato

La Croce Rossa ha ricordato Felice Caprioglio

Con l'intitolazione del nuovo defibrillatore automatico in piazza del Popolo

Un momento dell'inaugurazione del defibrillatore in piazza del Popolo

Rivive nel defibrillatore automatico, di ultima generazione, posizionato in Piazza del Popolo e donato dall’Unità Territoriale di Vignale del Comitato di Alessandria della Croce Rossa, la memoria di Felice Caprioglio, indimenticato decano e fondatore, nel 1985, del primo gruppo locale del collettivo di volontariato, scomparso il 24 settembre di un anno fa.

Accanto al dispositivo salvavita, Croce Rossa e Amministrazione Comunale hanno apposto una targa commemorativa: «Nel ricordo del Volontario CRI Felice Caprioglio, promotore e anima che per primo volle credere e intraprendere questo cammino nella sua Vignale», si legge nella dedica. All’affollata cerimonia, oltre alla famiglia di “Nonno Felice”, hanno preso parte, fra i convenuti, la Presidente del Comitato CRI di Alessandria Valeria Ghelleri e il predecessore Marco Bologna, che con il compianto volontario vignalese lavorò a stretto giro per lunghi anni, su e giù dalle ambulanze, giorno e notte, e nei territori colpiti dalle calamità naturali.

Il nome di Felice Caprioglio, che il 27 dicembre 1990 era stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e dal Capo di Governo Giulio Andreotti e aveva pure apposto la sua firma sulla nascita della sezione AVIS vignalese, richiama subito alla mente l’Unità di Soccorso da lui insediata nel novembre 1994 ad Astuti nel corso della tragica alluvione che nel solo sobborgo strappò alla vita 13 vittime, danneggiò abitazioni e gettò nello sconforto la popolazione locale. In un “box di ferro in mezzo ad un incrocio”, Caprioglio allestì ed equipaggiò la cucina da campo e non la smontò prima delle festività natalizie, durante le quali vestì i panni di Babbo Natale, vera e propria “icona” del suo personaggio in famiglia e nella comunità del suo paese.

Il suo gruppo fu il primo ad arrivare e l’ultimo a partire - ha ricordato Bologna - Con un sorriso sincero e una pacca sulla spalla, invitava a continuare, ad “andare avanti”. Esaurita l’emergenza alessandrina, Caprioglio corse nel 1997 a prestare soccorso al comune umbro di Valtopina colpito dal terremoto. Contribuì, nel 2000, ancora nelle nostre zone, a Casale, quando all’esondazione del Po si sommò pure l’emergenza idrica, e più recentemente, nel 2009, anno della devastazione sismica dell’Abruzzo e del “battesimo” del gruppo di Protezione Civile, che pure lui aveva patrocinato.

«È grazie a Felice se vedete sedute tante persone “vestite di rosso” - ha esordito il responsabile dell’Unità Territoriale di Vignale Luca Quaglino, riferendosi al numeroso “parterre” di volontari delle varie delegazioni territoriali - Chi l’ha conosciuto potrà confermare che è stato in grado di trasmettere l’ideale di Croce Rossa, di diffondere un principio con umanità e dedizione. Consegnare questa postazione salvavita alla comunità di Vignale non è un mero gesto simbolico - gli ha fatto eco Valeria Ghelleri - è un atto concreto, un dono alla vita, l’eredità di un uomo che ha aperto le porte della Croce Rossa a Vignale. Per noi la Croce Rossa era una “quarta sorella” - è il ricordo della figlia Lorella - ma non eravamo gelose di lei, anzi. E non lo era neanche mamma Antonietta, nella veste di “volontaria obbligata”».

Dopo il successo di partecipazione, lo scorso 14 settembre, al primo corso per il corretto utilizzo del defibrillatore automatico, l’Unità Territoriale vignalese ha aperto a nuove giornate formative, da tenersi in futuro, aperte a tutta la cittadinanza.


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Lorena Balbo

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