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  • 02 luglio 2009
  • Casale Monferrato

Lavoro: giorno della verità per Diffusioni Grafiche e Patelec - La situazione Piemme

Concordato preventivo per la Diffusioni Grafiche. L’impegno - ribadito davanti a prefetto e al presidente della Provincia dal liquidatore Giovan Battista Giachetti - è di presentarlo domani, venerdì. Unica incertezza la formula che verrà scelta, se per la cessazione totale dell’attività oppure di parziale dismissione, consentendo così a una cooperativa di lavoratori di rilevare parte dell’attività e proseguire la produzione. La presentazione del concordato è considerata essenziale da lavoratori e sindacati per l’attivazione degli ammortizzatori sociali e per dare quindi un po’ di respiro alle famiglie. Certo resta il rammarico di molti per le sorti di una attività storica che - si è auspicato fino all’ultimo - avrebbe potuto essere rilevata da una nuova proprietà e proseguita. «Ad ogni buon conto - dicono Roberto Marengo (Cisl) e Antonio Torchia (Uil) - il picchetto davanti all’azienda continuerà fino alla presentazione del concordato. Il 3 mattino verificheremo se è stato presentato il concordato, se no dalla prossima settimana agiremo per chiedere il fallimento». La situazione di Piemme Per quanto riguarda PIEMME invece l’azienda procederà, nel mese di agosto, al trasferimento definitivo della sede a Milano. «Dopo l’accordo raggiunto fra le parti, in Confindustria, successivamente approvato dall’assemblea dei lavoratori, è in corso, non senza qualche difficoltà, la fase di trasferimento della sede da Casale a Milano di Piemme. Al momento soltanto un paio di lavoratrici hanno firmato la risoluzione consensuale con effetto 31 luglio, quindi al massimo della compensazione economica prevista (16 mensilità)», evidenzia il sindacalista Luigi Ferrando, Uil. Gli altri lavoratori stanno valutando fra la possibilità di rivolgersi a un’agenzia di ricollocamento per cercare una soluzione alternativa e l’ipotesi di provare, da settembre, la faticosa vita del pendolare che li attende. «Resta l’amaro per una vicenda che, ancorché penalizzare la città di Casale, si concluderà con la perdita di preziose professionalità per il nostro territorio, ponendo lavoratrici e lavoratori in una condizione di grande disagio», dice Ferrando. «È un monito che poniamo all’attenzione dell’Amministrazione affinché si cerchi, in futuro, di evitare altre alienazioni possibili». Patelec, giorno della verità Momento della verità questa mattina in Alessandria presso Confindustria dove è previsto un incontro tra le parti sociali Patelec Cords and Cables per fare un punto sulla situazione dell’azienda. Alla presenza delle segreterie provinciali Cgil Cils e Uil, delle Rsu e di Confindustria, la proprietà chiarirà le proprie intenzioni sul futuro dell’azienda. C’è molta preoccupazione tra i lavoratori, 32 in tutto, che oramai da diverso tempo lavorano a singhiozzo tra cassa integrazione e brevi rientri. Le premesse non lasciano presagire nulla di positivo. Del resto la proprietà non ha mai fatto mistero di mirare alla cessione dell’azienda. Sarà dunque giunto l’acquirente interessato all’azienda palesemente in crisi? O l’azienda intenderà sfruttare gli ammortizzatori sociali avviando un procedimento di chiusura volontaria? Una soluzione, quest’ultima, che potrebbe renderla maggiormente appetibile ai potenziali acquirenti, qualora ve ne fossero. Per ora solo ipotesi che però, entro le 12 di questa mattina, troveranno risposte precise.

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Lorena Balbo

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