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Il comitato strategico del Centro Amianto si riunirà il 3 maggio a Casale Monferrato

Il neo costituito comitato strategico del Centro Regionale per la Ricerca, la Sorveglianza e la Prevenzione dei rischi da amianto si riunirà, nella sua prima seduta, a Casale Monferrato il prossimo giovedì 3 maggio alle ore 15. L’obiettivo del comitato è quello di condividere delle linee di indirizzo strategico per il processo di gestione sanitario ed ambientale del sistema. Per far questo la Regione Piemonte ha individuato quali componenti gli assessore regionali alla Sanità e all’Ambiente, il sindaco di Casale Monferrato, il presidente del Comitato dei sindaci del distretto casalese, i rappresentanti di Anci, Unione Province, associazioni vittime amianto, sindacati e i direttori generali dell’Asl AL e Arpa Piemonte. L’incontro segue quello di sabato scorso, 21 aprile, in Prefettura ad Alessandria con il ministro alla Sanità Renato Balduzzi, durante il quale, alla presenza del sindaco Giorgio Demezzi e dell’assessore Vito De Luca, si è fatto il punto della situazione sui due aspetti su cui Casale Monferrato sta puntando maggiormente: bonifica dall’amianto e ricerca scientifica sul mesotelioma. «Sono stati molti gli argomenti trattati – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – a partire dalla bonifica: il ministro Balduzzi ha annunciato che i 740 mila euro dei fondi Cipe vedranno a breve lo sblocco, oltre ad averci messo in contatto con la direzione generale del ministero dello Sviluppo Economico per poter seguire direttamente l’evolversi della situazione. Positiva anche la notizia sui 25 milioni di euro necessari per la bonifica totale della città e del territorio: il ministro ha spiegato, infatti, che dopo aver parlato con il collega del ministero dell’Ambiente, Corrado Clini, lo stanziamento è ormai nella fase amministrativa, quindi sarà nostra cura vigilare affinché l’iter prosegua». Sul fronte bonifica non è mancata la discussione sulla discarica, soprattutto perché quella casalese è in esaurimento: «La proposta ministeriale – ha proseguito il primo cittadino – è quella di un coinvolgimento dei privati, attraverso dei project financing. Noi abbiamo chiesto che qualsiasi decisione sarà presa, dovrà essere ufficializzata. In ogni caso, deve essere chiaro che il conferimento dell’amianto per i casalesi e i Comuni del distretto dovrà continuare ad essere gratuito, altrimenti c’è il rischio di frenare la bonifica. Su questo punto vogliamo garanzie, affinché si possa giungere al più presto ad essere una città senza amianto». Un ampio spazio dell’incontro è stato dedicato alla ricerca: «È stato ribadito che le fonti di finanziamento – ha spiegato Giorgio Demezzi – potrebbero essere principalmente due: quelle del Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie) e quelli previsti per i “Tumori rari” nel Piano Sanitario Nazionale». Per quanto riguarda gli stanziamenti del Ccm, la Regione Piemonte ha già presentato due progetti (uno con il Lazio e l’altro con il Veneto) da circa 400 mila euro l’uno, in attesa dell’approvazione. Per accedere ai fondi del Piano Sanitario Nazionale, invece, l’assessorato regionale alla Sanità, con il Centro Regionale Amianto, dovrà predisporre un progetto specifico. «Come ha più volte sottolineato il ministro Balduzzi – ha detto il sindaco Demezzi – per un’efficace azione di ricerca e terapia si dovrà creare collegamento e coordinamento tra le varie componenti affinché si giunga ad un’azione univoca che non solo coinvolga i ricercatori italiani, ma anche internazionali. A questo riguardo, il ministro ha annunciato che chiederà anche a livello europeo un coordinamento tra i centri di cura del mesotelioma». Il primo passo è stato la creazione di una cabina di regia nazionale che comprende quattro autorevoli scienziati e ricercatori (Dino Amadori, Silvio Garattini, Giorgio Vittorio Scagliotti e Benedetto Terracini) su cui concentrare tutti gli aspetti legati alla ricerca. In attesa del nuovo incontro con il ministro, previsto prima di agosto, il sindaco Demezzi si sta adoperando affinché, con l’assessore regionale Paolo Monferino e i rappresentanti dell’Afeva (Associazione Vittime Amianto), si organizzi una riunione per affrontare un altro argomento emerso in Prefettura sabato scorso: i 4 milioni 600 mila euro accantonati da Stephan Schmidheiny nelle transazioni con i privati. «Credo sia ormai doveroso che si sblocchi la situazione – ha spiegato Giorgio Demezzi – affinché queste risorse possano essere utilizzate nel minor tempo possibile su progetti concreti per la città e il suo territorio». Ma un altro importante appuntamento è previsto per la città, e non solo: «Il ministro Renato Balduzzi ha confermato la sua presenza, il prossimo 26 maggio, all’intitolazione a Luisa Minazzi della scuola dell’infanzia del Ronzone: un momento molto significativo per tutti i casalesi. La presenza di un rappresetante del Governo nazionale sottolinea, una volta di più, la vicinanza dello Stato ad una città che ha sofferto molto a causa dell’amianto, ma che proprio dalle ceneri di quella fabbrica sta tornando a vivere, pensando al futuro delle nuove generazioni».

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Stefania Lingua

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