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Il beato Luigi Novarese sarà santo: l'annuncio ai monferrini in visita in Vaticano

Una giornata intensa per vivere l’Anno Santo della Misericordia e fare visita, a Roma, al Santuario che ospita le spoglie mortali del beato di Casale, monsignor Luigi Novarese. I monferrini, in viaggio su quella che è stata definita la “Crociera del Giubileo”, hanno fatto tappa, nella capitale, giovedì 17 novembre per prendere parte all’Anno Santo, terminato ufficialmente domenica, con la chiusura da parte di papa Francesco della Porta Santa di San Pietro (e in diretta Tv si è visto il Papa dialogare cordialmente con il cardinal Severino Poletto, casalese, ndr). I croceristi hanno ancora avuto tempo di partecipare al percorso di fede per ottenere le indulgenze giubilari, mentre le Porte Sante delle altre diocesi di tutto il mondo, come quella di Crea e della Cattedrale di Casale, erano state chiuse la domenica prima, 13 novembre. Arrivati intorno alle 11 a Castel Sant’Angelo, i fedeli hanno innalzato la Croce del pellegrino e camminato lungo via della Conciliazione, hanno varcato la Porta Santa di San Pietro e assistito alla messa nella cappella di san Giuseppe, a sinistra dell’altare maggiore della Basilica. A officiare la funzione davanti a centinaia di fedeli, tra i quali si distinguevano i 73 foulard gialli dei casalesi, don Armando Aufiero, sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce e postulatore della causa di canonizzazione del beato di Casale (nonchè direttore spirituale dell’Almo Collegio Capranica e insegnante alla Gregoriana ai Gesuiti, ndr). “Celebrando questo Giubileo – ha detto don Aufiero all’omelia – siamo chiamati a essere portatori di pace e di misericordia nelle parrocchie, sul lavoro e nelle nostre famiglie”. Terminata la messa, i pellegrini si sono recati al Santuario di Santa Maria del Suffragio, in via Giulia, dove è sepolto il beato Novarese, tenuto aperto per l’occasione. Sulla tomba, Paolo Pia (Gruppo Stat) e Luigi Angelino (bisettimanale Il Monferrato), hanno deposto composizione floreale a nome di tutti in omaggio al beato della nostra città. Subito dopo, i monferrini, preso posto tra i banchi della chiesa, hanno assistito a un breve discorso sulla figura di Novarese tenuto da Angelino e Aufiero, soprattutto sulle origini casalesi del beato (la Serniola, ndr). Finita l’introduzione, il giornalista ha rivolto una domanda a bruciapelo a don Aufiero: “Allora, Novarese sarà canonizzato?” e, a sorpresa, il postulatore della causa ha risposto: “Possiamo dire di sì. La notizia non è ancora ufficiale, ma abbiamo raccolto la documentazione necessaria per continuare il processo che porterà alla santificazione del nostro padre fondatore. Stiamo aspettando che la commissione della Causa dei Santi ci dia la risposta”. Non si sa ancora quando, ma Novarese sarà dunque santo. Una bella notizia che ha reso ancora più importante e significativa per i fedeli monferrini questa esperienza giubilare.

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Armano Gozzano

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