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Procura di Torino

Incidente mortale di Cristian Licata: chiesta l'archiviazione ma la famiglia non ci sta

Era morto a 27 anni sbalzato dalla moto sulla statale tra Carignano e Villastellone, in provincia di Torino

La famiglia Licata non vuole arrendersi e non accetta la richiesta di archiviazione da parte del pm della procura di Torino, Laura Longo, sulla dinamica dell’incidente stradale avvenuto il 4 agosto 2017 che causò la morte di Cristian Licata di Penango, morto a 27 anni sbalzato dalla moto sulla statale tra Carignano e Villastellone, in provincia di Torino.

I famigliari di Cristian non hanno mai creduto alla ricostruzione degli inquirenti che dopo le indagini avevano addossato la responsabilità del sinistro al giovane di Penango. Per questo il fratello Domenico si era fatto portavoce delle perplessità dei familiari e aveva incaricato in primavera un perito terzo per la ricostruzione dei fatti. Secondo la ricostruzione infatti, sarebbe stato il conducente della Seat Altea ad aver provocato il sinistro e non Cristian. “Mio fratello non era uno sprovveduto, vogliamo sapere come può una moto mandare in testacoda una macchina su un rettilineo strisciandole il fianco”, continua a chiedersi Domenico.

Ancora troppe, secondo la famiglia, le domande che non trovano risposte nella ricostruzione della dinamica dell’incidente da parte della Procura. Per questo nei prossimi giorni l’avvocato della famiglia Licata presenterà opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Torino nei confronti dell’esposto contro ignoti presentato dal fratello Domenico a nome dei famigliari.

Cristian merita giustizia e verità, anche se nessuno potrà mai restituircelo”, ha sempre detto il fratello Domenico.


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