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  • 10 febbraio 2010
  • Casale Monferrato

Buzzi Unicem nel 2009: vendite per 25.5 milioni di tonnellate di cemento e per 13,9 metri cubi di calcestruzzo, con un fatturato consolidato di 2.672 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem si è riunito ieri per l’esame dei dati preliminari relativi all’esercizio 2009. E questi sono i risultati di sintesi resi noti dal quartiere generale di Casale Monferrato del gruppo cementiero, che è il numero in Italia e tra i leaders del settore a livello mondiale. “Le vendite di cemento del gruppo sono ammontate a 25,5 milioni di tonnellate, meno 20,4% rispetto all’esercizio 2008. Nel corso del 2009 la contrazione dell’economia reale ha inciso negativamente sul settore delle costruzioni in tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo. Tra i Paesi maturi, gli Stati Uniti sono stati il mercato maggiormente penalizzato, soprattutto a causa della domanda molto debole del settore residenziale. I Paesi dell’Europa Centrale, supportati da piani di investimento pubblico, hanno recuperato solo parzialmente, nel secondo semestre, il rallentamento delle attività registrato nella prima metà dell’anno. In Italia, l’indebolimento della domanda interna è stato accompagnato da una massiccia riduzione delle esportazioni verso altri Paesi del Mediterraneo, anch’essi duramente colpiti dalla crisi internazionale. I Paesi emergenti dell’Europa Orientale, che fino al 2008 avevano contribuito al continuo progresso dei risultati, hanno ridotto le loro attività in misura determinante (soprattutto Russia e Ucraina); pure il Messico, che aveva registrato una crescita positiva nella prima metà dell’anno, ha chiuso il periodo annuale con una lieve contrazione dei volumi di vendita. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, pari a 13,9 milioni di metri cubi, sono state in linea con i volumi di cemento (-18,4%), dovendo gestire condizioni di mercato particolarmente difficili in Ucraina, Repubblica Ceca e Slovacchia, Paesi Bassi e Germania. Il fatturato consolidato è diminuito del 24,1%, da 3.520 a 2.672 milioni; le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 38 milioni, mentre l’effetto cambio è stato negativo per 87 milioni. A parità di condizioni, il fatturato sarebbe diminuito del 22,8%. L’indebitamento finanziario netto a fine 2009 ammonta a 1.212 milioni di euro, in aumento di 152 milioni rispetto ai 1.060 milioni di fine 2008. L’aumento dell’indebitamento netto è dovuto sia alla contrazione del flusso di cassa generato dalla gestione, sia agli investimenti riferiti all’avanzamento o conclusione di alcuni progetti di aumento della capacità produttiva negli Stati Uniti (Selma, MO), in Russia (Suchoi Log), Lussemburgo (Esch-Sur-Alzette) e Messico (Apazápan), che hanno comportato esborsi pari a circa 230 milioni” Riprendiamo dal comunicato dell’azienda la parte integrale relativa agli andamenti del settore e del gruppo in Italia e poi essenziali cenni relativi agli andamenti nei Paesi in cui Buzzi Unicem opera. Italia. Le vendite di cemento e clinker, comprese le quantità destinate all’esportazione, sono diminuite del 16,4%, in linea con l’andamento registrato dal gruppo nei primi nove mesi dell’anno. I consumi interni del Paese sono diminuiti per il terzo anno consecutivo, dopo un ciclo positivo particolarmente duraturo (1997-2006), di cui aveva beneficiato l’industria delle costruzioni. In particolare, il settore delle nuove costruzioni residenziali ha evidenziato una riduzione rilevante in seguito agli eccessi d’offerta presenti sul mercato; il non-residenziale ha accentuato l’indebolimento rispetto al 2008 a causa del contesto economico in atto nel Paese; gli investimenti pubblici sono stati ridimensionati da politiche di bilancio restrittive. I prezzi medi di vendita si sono progressivamente deteriorati durante l’anno (-6,0%), fatto difficilmente giustificabile alla luce di un andamento dei costi di produzione abbastanza sfavorevole, ma imposto dall’intensa competizione sui volumi. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato l’andamento delle vendite è stato altrettanto sfavorevole (-13,7%) ma i prezzi si sono mantenuti praticamente stabili (-0,4%). Nel complesso il fatturato consolidato delle attività italiane si è attestato a 707 milioni, in diminuzione del 16,9% rispetto al 2008. Europa Centrale. Vediamo in particolare solo i dati relativi alla Germania.L’economia tedesca si è gradualmente stabilizzata nel corso dell’anno, mostrando i primi segnali di miglioramento nel terzo e nel quarto trimestre. Tuttavia, la riduzione dei livelli di occupazione e degli scambi commerciali hanno limitato fortemente la capacità di spesa dei privati, con ripercussioni evidenti per l’edilizia residenziale e non-residenziale. La spesa in infrastrutture, invece, ha accelerato nella seconda metà dell’anno grazie ai piani di stimolo attuati dallo stato centrale, indirizzati principalmente all’ampliamento della rete stradale e ferroviaria. Le nostre consegne di cemento si sono ridotte del 13,3%, mentre le politiche commerciali intraprese hanno permesso di realizzare un +7,0% sul fronte dei prezzi. Similmente, i volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato sono diminuiti del 19,8%, a fronte di una crescita dei prezzi del 8,5%. Il fatturato complessivo è così passato da 595 milioni nel 2008 a 528 milioni nel 2009, con una diminuzione del 11,2%. Europa Orientale La Polonia si è dimostrata il Paese con l’economia più solida dell’area, grazie ad una maggiore diversificazione delle proprie industrie. Alla riduzione degli investimenti nell’edilizia residenziale e non-residenziale ha fatto fronte un significativo incremento della spesa in infrastrutture ed opere pubbliche, favorita dai fondi stanziati dell’Unione Europea. Dopo un secondo trimestre in ripresa, i volumi di vendita di cemento si sono stabilizzati su livelli moderatamente inferiori rispetto al precedente esercizio, riportando un declino del 10,1%, con prezzi in valuta locale abbastanza stabili (-1,2%). Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato si sono invece ridotte del 15,8% con prezzi in contrazione (-9,2%). La Repubblica Ceca ha registrato una diminuzione delle attività legate all’edilizia, dopo un periodo di crescita continuativa dal 2000 fino a metà 2008. Il calo maggiore degli investimenti si è verificato nel mercato non-residenziale, che rappresenta oltre il 38% del settore delle costruzioni. Per il nostro gruppo la contrazione delle vendite di cemento è stata del 23,9% e del 31,6% nel settore del calcestruzzo preconfezionato, includendo anche la Slovacchia. I prezzi in valuta locale sono risultati rispettivamente in lieve miglioramento (+0,6%) e in leggera riduzione (-1,3%). I ricavi netti sono quindi passati da 261 a 176 milioni di euro. La forte crisi economica dell’Ucraina ha avuto un notevole impatto sulle nostre attività svolte nel Paese, che si sono profondamente ridimensionate. Nonostante un progressivo miglioramento durante l’anno, dopo un inizio appesantito da condizioni meteo sfavorevoli, le quantità di cemento e calcestruzzo preconfezionato vendute sono diminuite del 44,6% e del 67,5%. I prezzi di vendita in valuta locale hanno subito una moderata riduzione, rispettivamente del 4,3% e del 6,6%. I ricavi di vendita si sono dunque attestati a 75 milioni di euro, rispetto ai 209 milioni raggiunti nel 2008. La traduzione del fatturato in euro è stata fortemente penalizzata da una perdita di valore di oltre il 44% della valuta locale (34 milioni). In Russia, nazione anch’essa pesantemente colpita dalla crisi finanziaria internazionale, i piani di stimolo economico non sono stati sufficienti per rilanciare la domanda di materiali per l’edilizia. A differenza dell’anno precedente, le fabbriche degli Urali e della Siberia sono quelle che più di tutte hanno dovuto ridurre i volumi di produzione. L’esercizio si è chiuso con vendite di cemento in diminuzione del 40,4% e prezzi in valuta locale inferiori del 28,1% rispetto alla media 2008; in valore assoluto i prezzi si sono riportati su livelli internazionali dopo la crescita esponenziale del biennio 2007-2008. In tale contesto, i ricavi hanno registrato una sensibile diminuzione passando da 267 milioni nel precedente esercizio a 99 milioni (-63,0%). Al netto dell’effetto cambio la riduzione sarebbe stata del 55,2%. Stati Uniti d’America .Iniziata nel 2006, la contrazione degli investimenti in edilizia residenziale ha probabilmente raggiunto nel 2009 il suo picco negativo. L’edilizia commerciale ha registrato un declino del 18,5%, mentre la spesa pubblica per le infrastrutture ha subito un taglio del 5%. Le vendite di cemento sono diminuite del 24,2%, una performance relativamente migliore del mercato nazionale (-27%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono ridotte in misura minore (-10,5%) grazie all’ampliamento del perimetro di consolidamento, mentre i prezzi si sono mantenuti stabili (-0,2%). Il fatturato di 613 milioni ha significato una contrazione importante rispetto all’esercizio precedente (-18,3%). Messico (consolidamento al 50%) .Le vendite di cemento hanno avuto andamento positivo per i primi sei mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008, ma a partire dalla seconda metà dell’anno gli effetti della crisi economica si sono estesi anche al settore delle costruzioni. Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono leggermente diminuite (-0,7%), mentre i prezzi in valuta locale hanno evidenziato un progresso del 3,2%. La produzione di calcestruzzo preconfezionato si è invece ridotta del 4,3% con prezzi in crescita del 3,6%. Il fatturato ha raggiunto i 180 milioni, -12,1% rispetto al 2008; sul dato ha inciso principalmente la svalutazione del peso messicano, al netto della quale la variazione sarebbe stata del +1,5%. E queste sono le conclusioni della nota informativa di Buzzi Unicem.”Sulla base delle informazioni preliminari disponibili, ci attendiamo a livello consolidato, per l’intero esercizio 2009, una accentuata diminuzione dei risultati operativi e dell’utile netto, in misura leggermente superiore rispetto a quanto ipotizzato nelle comunicazioni già fornite al mercato in occasione del resoconto intermedio a fine settembre. Il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato è previsto in data 23 marzo Carlo Beltrame

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