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  • 17 novembre 2011
  • Casale Monferrato

La produzione rallenta ma il segno resta positivo (+3%)

Produzione industriale ancora in crescita, in provincia di Alessandria, anche nel terzo trimestre dell’anno, ma in sensibile rallentamento sia rispetto al trimestre precedente sia al periodo luglio – settembre dello scorso anno. Il trimestre estivo, infatti, ha fatto registrare una variazione tendenziale grezza della produzione industriale superiore del 2,5% al valore registrato nel terzo trimestre 2010, ma inferiore a quella rilevata a livello regionale (+3,1%). Il rallentamento produttivo in atto emerge con chiarezza dal confronto con il dato dei trimestri precedenti, allorché la produzione risultò, sempre rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, in aumento del 4,1% nel primo trimestre dell’anno e del 3,8% nel secondo. La 160ª indagine congiunturale Questi alcuni dei risultati emersi dalla 160ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi. La rilevazione è stata condotta nei mesi di settembre - ottobre 2011 con riferimento ai dati del periodo luglio - settembre 2011 e ha coinvolto 1.080 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di oltre 85.000 addetti ed un fatturato pari a più di 35,5 miliardi di euro. In provincia hanno partecipato all’indagine 145 imprese industriali con oltre 6.200 addetti ed un fatturato di poco inferiore ai 2 miliardi di euro. La crescita produttiva ha interessato pressoché tutti i settori dell’industria provinciale, ma è stata particolarmente elevata per le industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature, meccaniche, dei metalli, elettriche ed elettroniche. Dinamiche produttive decisamente più contenute hanno fatto registrare i comparti chimico, petrolifero e delle materie plastiche, alimentare e delle altre industrie, mentre il settore del legno e del mobile ha subìto una contrazione dei livelli produttivi. Positivi anche altri settori La crescita della produzione è stata accompagnata da un andamento tendenziale al rialzo anche degli altri indicatori: il fatturato è aumentato, infatti, del 2,7% ed i nuovi ordinativi dal mercato interno del 2,8. Marcati segnali di rallentamento vengono, invece, dall’estero: i nuovi ordinativi sono aumentati del 5,1% mentre il fatturato ha subìto addirittura un decremento del 3,8%. Nel secondo trimestre 2011, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, i primi erano cresciuti del 11,5% ed il fatturato del 7,4. Le previsioni Le previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno sono improntate ad un cauto ottimismo: produzione, fatturato ed ordinativi totali sono previsti stabili o in crescita dal 57 – 58% delle imprese intervistate, che si aspettano, altresì, un’evoluzione decisamente più favorevole per gli ordini dall’estero, giudicati stabili o in aumento da quasi il 67% degli intervistati, mentre per quelli provenienti dal mercato interno prevalgono soprattutto previsioni di stazionarietà. Cassa integrazione meno usata Segnali moderatamente positivi vengono anche dall’andamento dei ricorsi alla Cassa Integrazione Guadagni. Le ore autorizzate sono risultate, nel 3° trimestre 2011, in diminuzione del 12,5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La flessione ha interessato tutte le gestioni ma è stata particolarmente consistente per la Cassa straordinaria, diminuita del 21,1%, mentre le ore di ordinaria sono calate del 6,3 e quelle in deroga del 2%. In valore assoluto sono state autorizzate complessivamente 2.972.030 ore (a fronte di 3.396.205 concesse nel terzo trimestre 2010) di cui 595.256 di competenza della cassa ordinaria, 1.359.795 di quelle straordinaria e 1.016.979 di quella in deroga. Il marcato decremento della CIG straordinaria è da mettere in relazione, con tutta probabilità, al complesso iter procedurale ed ai tempi necessari dei provvedimenti autorizzatori che, spesso, determinano la concentrazione dei benefici in (relativamente) pochi momenti dell’anno. Il minor calo della cassa ordinaria e di quella in deroga sono, probabilmente, frutto della evoluzione insoddisfacente della congiuntura nei settori dell’industria, dei servizi e dell’artigianato, evoluzione insoddisfacente che penalizza soprattutto le imprese di minori dimensioni. 324 imprese in meno Nel terzo trimestre dell’anno il sistema imprenditoriale provinciale ha manifestato scarso dinamismo. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, le imprese registrate al Registro Imprese tenuto, ai sensi di legge, dalla Camera di Commercio di Alessandria, sono diminuite di 324 unità, attestandosi a quota 46.755. Nel trimestre in esame sono state registrate 556 iscrizioni e 500 cessazioni (di cui 46 d’ufficio) ed un tasso di crescita (rapporto tra saldo iscrizioni e cessazioni, al netto di quelle d’ufficio, e numero imprese registrate all’inizio del trimestre) pari allo 0,22%. Con riferimento alla natura giuridica delle imprese, l’analisi evidenzia una crescita delle società di capitale e delle altre forme giuridiche (cooperative, consorzi, ecc.) aumentate rispettivamente del 2,2 e del 4,7% mentre sono diminuite le società di persone (-1,6) e le imprese individuali (- 1,3%).

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