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  • 13 dicembre 2019
  • Caresana

Operazione "Cover Up"

Violenze sessuali nella casa famiglia di Caresana: struttura sequestrata e cinque educatori nei guai

Il blitz della Polizia di Vercelli questa mattina all'alba

L’Operazione “Cover up”, condotta dalla Polizia di Vercelli in coordinamento con la locale Procura della Repubblica, era partita a seguito della fuga volontaria di una 16enne dalla casa famiglia della quale era ospite, la “Casa Vittoria” di Caresana, denunciata dalla sorella. Una fuga sospetta che aveva fatto scattare un’indagine che, pian piano, grazie al supporto di intercettazioni, documentazione interna della struttura fino a un filmato registrato su un tablet di uno dei ragazzi ospiti, ha portato a conoscenza degli inquirenti una serie di violenze sessuali di gruppo perpetrate, tra il febbraio e il maggio scorsi, da alcuni ragazzi minorenni ai danni della stessa ragazzina.

A presentare i dettagli dell’operazione, questa mattina, in Procura a Vercelli, c’erano il procuratore capo Pier Luigi Pianta, il sostituto procuratore Davide Pretti e il commissario capo Gianluca Tuccillo della Polizia di Vercelli. Il quadro, però, non si limita agli abusi sessuali (in diversi casi contornati anche da percosse) dei minorenni. Nel mirino, infatti, c’è anche la cooperativa che aveva in gestione la comunità: secondo quanto riferito dai magistrati e dal dirigente della Squadra Mobile, infatti, la 16enne riferì più volte quanto accadeva in quelle stanze, ma mai nessuno degli educatori decise di adottare provvedimenti. Anzi, si tentò di insabbiare la vicenda e, addirittura, venne risposto alla ragazzina che era lei stessa a provocare i maschi della casa famiglia con i suoi abbigliamenti succinti. E non era la sola: anche un’altra ragazzina, una 15enne, ha poi confermato le violenze permettendo alla Polizia di porre entrambe le vittime in protezione presso altre strutture.

Agli inquirenti, il quadro è risultato fin che mai chiaro: la ragazza è stata vittima di violenze sessuali di gruppo e il tutto è stato taciuto dalle due coordinatrici e tre educatori (in tutto quattro donne e un uomo) della struttura, già posta sotto sequestro preventivo dopo il blitz all’alba di questa mattina degli agenti della Squadra Mobile. I ragazzi autori degli abusi sono indagati dalla Procura dei Minori di Torino per violenza sessuale, mentre per i cinque responsabili, già temporaneamente interdetti da qualsiasi attività di contatto con minori, si profila il reato di concorso omissivo in violenza sessuale aggravata di gruppo.


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