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Grazzano Badoglio cambierà il nome? «La scelta spetta ai cittadini»

«In oltre vent’anni di presenza in Amministrazione mai nessuno è venuto in Comune a chiedere di cambiare il nome del paese eliminando il riferimento a Badoglio». Così esordisce il sindaco del paese monferrino Rosaria Lunghi nel commentare la notizia balzata alle cronache in questi giorni secondo la quale sarebbe opportuno rimuovere il nome del Maresciallo d’Italia dal nome del paese che cambiò da “Grazzano Monferrato” a Grazzano Badoglio” nel 1939 in omaggio ad uno dei più illustri cittadini del paese. Tutto nasce da una petizione lanciata via facebook e sul web dal giornalista e politico Giacomo Properzj che argomenta tesi storiche tali, secondo lui, da ritenere ingiusto che un personaggio come il Maresciallo d’Italia possa essere ricordato attraverso la denominazione del proprio paese natale. Secondo lo scritto di Properzj Grazzano porterebbe il nome di un personaggio «che certamente non ha diritto di veder perpetuata la sua memoria in modo così importante. Noi chiediamo a tutti di firmare un appello da dirigere ai Presidenti delle Camere e al Ministro degli Interni perché sia tolto al Comune di Grazzano l’aggiunta del nome di Badoglio e torni a chiamarsi semplicemente Grazzano». Il giornalista fa riferimento a diversi fatti storici come gli atti di guerra durante la presa d’Etiopia. «Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Etiopia fece istanza precisa all’ONU perché una lista di ufficiali italiani fosse perseguita per crimini di guerra. Primo della lista era Badoglio». L’eventualità di cambiare il nome viene però respinta dalla prima cittadina grazzanese. «Penso che se dovesse esserci una petizione per cambiare il nome al paese - commenta Rosaria Lunghi - questa non potrebbe che riguardare esclusivamente i grazzanesi. A loro soltanto spetta decidere con quale nome intendono chiamare il proprio comune». A Grazzano nessuno sembra mai aver avanzato l’ipotesi anche se la proposta di Properzj non è la prima in tal senso a manifestarsi nel mondo politico e non solo nazionale. Già in passato il sindaco Lunghi aveva risposto a lettere pubblicate su quotidiani nazionali nelle quali si sosteneva l’idea di rimuovere il riferimento a Badoglio dalla denominazione del comune. «Grazzano - aveva replicato Rosaria Lunghi - deve molto al Maresciallo: l’Asilo Infantile, intitolato alla madre Antonietta Pittarelli che ha accolto i bambini di Grazzano fino al 1988, la Casa di Riposo, fondata ex novo da Badoglio per accogliere gratuitamente i grazzanesi anziani e poveri e che porta ancora oggi il nome della moglie Sofia. E poi l’edificio scolastico, il sistema fognario, una viabilità stradale decisamente all’avanguardia per i tempi, ampi restauri alla bella chiesa parrocchiale. Nei locali della sua casa, donata alla nostra comunità, hanno sede la biblioteca comunale, un centro anziani, la sede della compagnia teatrale locale e il Museo Badoglio, con una preziosa raccolta di materiale fotografico e di cimeli del periodo tra le due guerre, uno dei pochi musei storico-militari aperti».

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Enea Morotti

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