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A Teatro

La signorina Felicita a Moncalvo

Passato, presente e futuro si mescolano in un monologo

Portare in scena Guido Gozzano (1883-1916) non è semplice. Se poi lo si reinterpreta completamente è ancora più difficile. Una scommessa però vinta, quella di Lorena Senestro che, accompagnata dal pianista Andrea Gattico, ha portato in scena domenica scorsa al Teatro Civico di Moncalvo l’opera “La signorina Felicita, ovvero la felicità”, tratta dall’omonimo componimento poetico dello scrittore torinese. Senestro interpreta una Felicita non più ingenua, sempliciotta, “priva di lusinga nelle vesti campagnole” bensì graffiante, spigliata e, a tratti, seducente. Lo spettacolo, diretto dal regista Massimo Betti Merlin, si apre con la musica di un carillon e Felicita, immobile nel suo abito verde, che ricorda allo spettatore le bambole di porcellana di un tempo. In un’ambientazione d’inizio Novecento, il mobilio della casa di proporzioni gigantesche sembra soffocare nei ricordi Felicita. La donna aspetta il ritorno del suo amato Guido – Gozzano stesso –, chiedendosi se “avrà lasciato l’orgoglio dei vent’anni”. Un ritorno, però, atteso invano: “ho capito che sei morto e io sono rimasta sola”.

Passato, presente e futuro si mescolano nel monologo di Felicita, mettendo in luce emozioni e sentimenti mai netti e ben definiti. Come nella realtà, a predominare sono le tinte fosche e i chiaroscuri. Felicita vuole piacere al suo poeta, finge quindi un’ingenuità che ne lusinga l’ego, ma che al tempo stesso ne deride velatamente le pose da intellettuale.

Sensestro riesce a tenere gli occhi dello spettatore fissi su di sé per oltre un’ora, in un’interpretazione che vede forti momenti di tensione emotiva alleggeriti dagli interventi ironici del pianista.

Lo spettacolo, una coproduzione del Teatro Stabile e del Teatro della Caduta di Torino, ha messo in scena i temi cari a Gozzano, oggi più che mai attuali, come la ricerca della felicità, la difficoltà del vivere, i desideri non realizzati e le promesse mancate.

Il prossimo appuntamento al Teatro Civico di Moncalvo è in programma per domenica 3 febbraio alle ore 18 con Pesce d’Aprile di e con Cesare Bocci che andrà a sostituire lo spettacolo Casa di famiglia previsto per sabato 2 febbraio.


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Veronica Spinoglio

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