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Festa della Repubblica
Ottiglio, la piazza intitolata al generale Dalla Chiesa
La cerimonia si è svolta sabato 3 giugno

“Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”. Questa frase del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è impressa sulla nuova targa visibile nella piazza a lui intitolata sabato scorso, 3 giugno a Ottiglio.
Il piazzale antistante il Municipio il cui palazzo ospita anche la locale stazione dei Carabinieri, ha visto moltissime persone accorrere per partecipare all’incontro, organizzato in occasione della Festa della Repubblica, durante il quale è stata dedicata la piazza al generale assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982.
“Siamo qui oggi a intitolare qualcosa di tangibile a una persona che ha fatto la storia d’Italia”, ha detto il sindaco Massimo Pasciuta nell’introdurre l’incontro. Una decina i sindaci presenti, molte le associazioni del territorio, oltre a diverse autorità civili come il prefetto di Alessandria Alessandra Vinciguerra, l’onorevole Enzo Amich, gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa e militari tra cui Massimiliano Rocco, Comandante provinciale dei Carabinieri e il Capitano Valerio Azzone di Casale. A Fare da accompagnamento all’appuntamento è stata la banda musicale di Occimiano e il picchetto d’onore degli allievi Carabinieri. Presente anche un nutrito gruppo di bambini.
“Abbiamo scelto l’albero di ulivo da affiancare alla targa in onore al Generale Dalla Chiesa come simbolo di vita, pace e di fede. Il nostro augurio è che la figura del Generale dia forza e speranza al nostro Paese”, ha concluso Pasciuta.
A seguire è stato tracciato un breve excursus biografico di Dalla Chiesa, saluzzese, nato nel 1920, dalla lotta per la Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale alla lotta alle Brigate Rosse sino alla nomina a Prefetto di Palermo in cui rimase in carica per circa 120 giorni prima di essere trucidato nella strage di via Carini insieme alla compagna Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo per mano della mafia.
Il professor Andrea Testa ha fatto una breve disamina storiografica degli “anni di fango” della nostra Repubblica, spiegando come in quel periodo ci fossero due Stati e che Dalla Chiesa faceva parte, insieme a Falcone, Borsellino, Moro e molti altri, dello Stato “vero”, non deviato. Il Comandante Rocco ha sottolineato a seguire come Dalla Chiesa avesse capito dove colpire la mafia in ciò che le è più caro: l’aspetto economico. Rocco ha poi parlato della funzione dei Carabinieri in un paese piccolo come Ottiglio.
“Il Carabiniere è un po’ come un parroco. Un confidente per le persone, che ascolta e aiuta. E’ bello infatti vedere qui che i Carabinieri e il Municipio siano sotto lo stesso tetto. Segno che debbano collaborare per il bene della comunità”. Il prefetto Vinciguerra invece ha ricordato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica soffermandosi in modo particolare sulla promozione alla legalità. “Oggi qui a Ottiglio stiamo proprio facendo questo: viene lasciato un segno per le generazioni future”, ha concluso il prefetto Vinciguerra.
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