Mondiali di Chimica: Valerio Lomanto medaglia di bronzo
«Il mio sogno nel cassetto? Esser preso alla Normale e trovare un lavoro piacevole». Valerio Lomanto è un ragazzo “con la testa sul collo” e con i piedi ben saldati a terra.
Lunedì scorso, terminati i Mondiali di Chimica che si sono svolti a Mosca, lo studente del Sobrero ci aveva detto di non essere soddisfatto della sua prestazione e che avrebbe atteso il verdetto (giunto poi martedì) senza troppe aspettative.
E, invece, nonostante le sue meste attese, Valerio se ne è tornato in Italia con al collo la medaglia di bronzo, inserito tra i migliori terzi di un’articolata classifica che lo ha visto occupare anche il terzo gradino del podio assoluto nella classifica degli italiani.
«Sono sinceramente soddisfatto, è andata molto meglio di quanto sperassi. Cercherò di tornare ai Mondiali del prossimo anno e di fare meglio». Per lui un’esperienza positiva: «Non ho respirato un’aria competitiva, ma un clima di divertimento e condivisione culturale».
Alla Moscow State University, sede dei Mondiali di Chimica 2013, Valerio ci è arrivato mettendo in campo non solo le sue capacità, ma anche grazie - spiega lo studente - «a tutti i miei insegnanti, al Sobrero e a coloro che mi hanno seguito durante gli allenamenti di Pavia delle scorse settimane. Da solo non avrei combinato nulla!»
Nonostante la sua passione - e l’evidente capacità - per lo studio della materia e delle sue particelle, l’idolo (se così si può definire!) di Valerio è Alan Mathison Turing, padre dell’informatica e matematico tra i più significativi dello scorso secolo.
Ora il “campioncino” del Sobrero è in Liguria a godersi le meritate vacanze in attesa di settembre, mese in cui il giovane monferrino comincerà l’ultimo anno del corso dell’Itis di chimica.
E dal Sobrero non poteva che giungere un plauso per quanto compiuto dallo studente in queste settimane di lavoro e test: «Ho letto l’intervista che vi ha rilasciato lunedì - ha commentato il preside dell’Istituto Mauro Bosco - e con quelle parole ha dimostrato di essere un ragazzo modesto e autocritico, serio ed impegnato. Uno studente consapevole dei suoi mezzi: caratteristica che apprezzo molto. La scuola è fiera di questa affermazione: è il riconoscimento del contesto culturale in cui si lavora, in cui “un Lomanto” può trovare modo di eccellere».
Grazie ai risultati che lo studente ha ottenuto, in particolare a livello nazionale, l’Istituto Superiore Sobrero sarà la sede dei Giochi Nazionali della Chimica del prossimo anno scolastico.
«Da chimico un giorno avevo il potere - scriveva Fabrizio De André - di sposare gli elementi e di farli reagire, / ma gli uomini mai mi riuscì di capire /perché si combinassero attraverso l’amore. / Affidando ad un gioco la gioia e il dolore».
Magari un giorno, chissà, Valerio risolverà dilemma...
Nella foto Valerio durante uno dei test nei laboratori di Mosca