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Liberalizzazioni: sarà più facile smantellare gli impianti nucleari

«Il testo del decreto Liberalizzazioni, prevede un “pericoloso articolo 25” sulla accelerazione e “liberalizzazione” delle attività nucleari di smantellamento, che sembrerebbe fatto apposta per autorizzare i nuovi depositi nucleari nei siti a rischio». Così Gian Piero Godio di Legambiente pone l’attenzione sull’articolo specifico che, di fatto, accelererà le attività di disattivazione e smantellamento degli impianti nucleari. Molto preoccupati anche l’onorevole Luigi Bobba e il senatore Roberto Della Seta, entrambi parlamentari del Partito Democratico. «Se passasse così come è, l’articolo 25 del Dl Liberalizzazioni, Sogin potrebbe trasformare Saluggia nella discarica delle scorie nucleari italiane senza bisogno di ottenere le autorizzazioni ambientali, urbanistiche e di sicurezza previste dalla legge per tutte le nuove infrastrutture. Per questo proporremo al Senato e alla Camera modifiche radicali all’articolo, e per questo ci auguriamo che il Governo non insista su una via totalmente inaccettabile». Il provvedimento del Governo consentirebbe di realizzare tutte le opere connesse allo smantellamento di tutti i siti nucleari italiani, a cominciare da Trino e Saluggia, in deroga alle procedure ordinarie. «Con questa norma - continuano i Parlamentari del PD - viene di fatto dichiarato lo stato d’emergenza a Saluggia, togliendo ogni voce in capitolo al Comune, alla Regione e alla comunità locale. Il rischio è che in questo modo Saluggia, che attualmente ospita la gran parte delle scorie nucleari più pericolose e la cui inidoneità a questo scopo è stata ripetutamente certificata, resti il cimitero del nucleare italiano». «Ci batteremo con ogni mezzo contro questa scelta, continuando a chiedere - concludono i Parlamentari - che la messa in sicurezza dei rifiuti nucleari avvenga nel rispetto scrupoloso della salute dei cittadini e della legalità». Restando sempre in tema di nucleare, nei giorni scorsi i sindacati hanno lanciato un allarme riguardo la sicurezza degli impianti. «Esistono forti perplessità sull’appalto bandito da Sogin per la vigilanza armata agli impianti nucleari di tutta Italia - spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil - compresi quelli di Trino e Saluggia che da sempre sono sorvegliati da personale con molta esperienza che fa capo a Fidelitas e che ormai conosce alla perfezione questi due siti sensibili. Le nuove procedure per il cambio d’appalto mettono tutto in discussione: cosa accadrà dal 1° febbraio, data in cui scadrà ufficialmente il contratto con Fidelitas?»

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Lorena Balbo

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